CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

"’Xenos’, entro l’estate il Festival per riportare i giovani al Santa Maria". Aprire subito a nuovi soci"

Il presidente della Fondazione, Cristiano Leone, audito ieri in Commissione "Presto il cambio di statuto, masterplan per definire la mission dell’ex Spedale".

"’Xenos’, entro l’estate il Festival per riportare i giovani al Santa Maria". Aprire subito a nuovi soci"

"’Xenos’, entro l’estate il Festival per riportare i giovani al Santa Maria". Aprire subito a nuovi soci"

"Subito un masterplan con le linee-guida per la valorizzazione e il rilancio del Santa Maria della Scala". E’ andato dritto al punto il presidente della Fondazione, Cristiano Leone, audito ieri mattina durante la riunione della Commissione Cultura, alla presenza del sindaco Nicoletta Fabio e della direttrice dell’ex Spedale Chiara Valdambrini. Di fronte ai commissari, Leone ha illustrato il proprio curriculum e le esperienze fatte in Italia e all’estero, quindi ha proceduto ad analizzare le "linee strategiche", consegnategli dal Comune: "Il mio obiettivo è ricostruire l’identità del Santa Maria mettendo a sistema progetti e iniziative culturali. E’ infatti necessario superare il concetto del Complesso museale come semplice contenitore, per riscoprirne la mission, ovvero la vocazione di luogo deputato alla cura e all’accoglienza".

E ancora: "L’ex Spedale va dunque ripensato dal punto di vista artistico e architettonico, coinvolgendo architetti, docenti universitari ed esperti culturali in una sorta di ’Stati generali’ – l’annuncio –. Nella prima riunione del Cda (svoltasi ieri, ndr) abbiamo già deliberato il coinvolgimento di personalità internazionali per unire armoniosamente attualità museografica e patrimonio storico". In altre parole le mostre e gli eventi performativi di musica, arte e teatro dovranno dialogare e confrontarsi con gli spazi del Santa Maria della Scala. "Stiamo lavorando per realizzare entro l’estate un festival, una rassegna che intitoleremo ’Xenos’ – ha spiegato Leone –, cioè pellegrino, straniero. L’obiettivo è recuperare la vocazione del Santa Maria, in quanto ex Spedale, proponendo una serie di proposte artistiche e culturali non invasive, valorizzando gli spazi, la volumetria e la complessità del Complesso museale nel segno dell’asse patrimonio storico-benessere. L’obiettivo è infatti creare a Siena un polo mondiale del benessere psico-fisico legato alla cultura, questo deve diventare un marchio distintivo". Ma non finisce qui: "Oltre al dialogo costante con l’Ateneo e l’Università per gli Stranieri – ha aggiunto il presidente della Fondazione – attraverso il Festival vogliamo portare i giovani al Santa Maria, ospitando musica, danza e teatro, ma anche offrendo la possibilità di trovare un incubatore di start-up ad aziende che vogliano creare un tessuto di nuove tecnologie applicate al benessere e alla funzione museale".

Per fare questo sono necessarie professionalità e risorse economiche: "Sono previste due assunzioni di personale subito e altre due più avanti – è stato evidenziato –. Inoltre intendiamo procedere con il Cda a modificare lo statuto della Fondazione per consentire l’ingresso di nuovo soci e investitori".

Al lavoro per aprire a New York una sede dell’associazione ’Amici del Santa Maria della Scala’, Leone è stato chiaro: "Passato e presente guardano al futuro. Gli artisti dovranno confrontarsi con gli spazi e il senso profondo dell’istituzione. Voglio riportare in vita il Santa Maria".

La parola è quindi passata ai consiglieri comunali. Gabriella Piccinni, Pd ha chiesto di affrontare il tema di "come le arti performative si inseriranno nel museo, perché il luogo ha bisogno di essere raccontato insieme alla città e a quello che c’è intorno": "Si deve approfondire il rapporto tra cultura e benessere per valorizzare il patrimonio, la cultura e la storia del Santa Maria". Il sindaco Nicoletta Fabio ha evidenziato: "Il museo va visto con una presenza dei giovani", mentre la direttrice Chiara Valdambrini ha chiosato: "Già gli studenti dell’Ateneo e dell’Università per gli Stranieri frequentano alcuini corsi negli spazi del Santa Maria". Per Leone questo nel tempo potrebbe diventare qualcosa di organico all’ex Spedale.

Anna Ferretti, Progetto Siena, ha chiesto chiarimenti sui punti dello Statuto soggetti a modifica. Il presidente ha risposto: "E’ sbagliato accogliere la possibilità di fare qualsiasi cosa nel Complesso museale. Tutto va disciplinato, serve quindi un masterplan che indichi l’identità del luogo. Lo statuto va modificato per definire la mission e consentire l’ingresso nella Fondazione di nuovi soci".

L’ex presidente di Sigerico, Massimo Castagnini, ha affrontato il tema della sostenibilità economico-finanziaria dei progetti in cantiere: "Servirà un grande sforzo gestionale – ha stigmatizzato – anche attraverso competenze specifiche. Inoltre vanno individuate risorse finanziarie da cercare ovunque, anche tra i privati". Altrettanto puntuale l’intervento di Alessandro Masi, Pd: "La Fondazione Santa Maria è stata inserita nel Terzo settore, ma questo non è possibile visto che si trova sotto il controllo pubblico. Partecipai – ha ricordato il consigliere Dem – alla stesura dello statuto, ma alla fine fui l’unico a non firmarlo per questa ragione. Come intendente muovervi?".

Immediata la risposta di Leone: "Questo è un punto fondamentale. L’assenza di soci privati porta a una preponderanza del socio fondatore, che è l’amministrazione comunale. Questo rende impossibile l’iscrizione della Fondazione al Terzo settore. Lo ribadisco – la conclusione del presidente – la soluzione è l’ingresso di nuovi soci privati".