Sciopero alla Whirlpool di Siena: "Rischio dismissione", gli operai fermi otto ore

La multinazionale ha avviato la cessione della sede di Napoli. "Possibili conseguenze anche in Toscana"

Lo sciopero alla Whirlpool (Dipietro)

Lo sciopero alla Whirlpool (Dipietro)

Siena, 25 settembre 2019 - Uno sciopero di otto ore quello che ha visto protagonisti, questa mattina, i lavoratori della Whirlpool di Siena che dalle 8 si sono dati appuntamento davanti allo stabilimento. Motivo della protesta: le decisioni della multinazionale che nell'ultimo periodo ha avviato la procedura di cessione della sede di Napoli.

"Non molliamo", "lavoro, lavoro". Questi i cori partiti dalla folla che ha voluto, con questo gesto, dimostrare solidarietà ai colleghi partenopei, ma anche attirare l'attenzione sulla situazione senese. Le voci in merito a un investimento da oltre 200 milioni di euro in Polonia, mettono in allarme i lavoratori considerate le conseguenze che una decisione del genere potrebbe avere sugli impianti esistenti, soprattutto sul sito proprio di Siena già in crisi da anni.

"Se la Whirlpool dovesse continuare verso la decisione di vendere Napoli, potrebbe essere il primo passo di una graduale dismissione nel nostro Paese - sostiene Massimo Onori, Fiom Cgil - e Siena, dopo Napoli, è lo stabilimento che va peggio e non perchè i lavoratori non lavorano, ma perchè l'azienda ha commesso degli errori".

"Quello che sta accadendo a Napoli non è detto che un giorno non accada anche qui", aggiunge Luciano Landini, Fim Cisl. "I rapporti sindacali erano chiari e sani - aggiunge Massimo Martini, Uilm - ma con questa scelta unilaterale, questi rapporti vengono meno". "Chiedo alle istituzioni locali, il giorno 4 ottobre, di essere presenti con noi alla manifestazione, con il sindaco in testa", questo è l'appello lanciato da Gianni Bassani di Cobas. Sindaco che era presente questa mattina davanti allo stabilimento, insieme all'onorevole Manfredi Potenti. Oltre a loro, anche altri esponenti della politica territoriale, come i consiglieri della Lega di Siena e il consigliere regionale Simone Bezzini.