Una visita sperimentale ai bottini da parte di persone cieche o ipovedenti. L’ha organizzata il Comune ieri in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Siena e con il supporto dell’associazione La Diana, con l’obiettivo di valutare la possibilità di aprire alle persone cieche o ipovedenti le visite all’interno dell’antico acquedotto sotterraneo senese. Al sopralluogo erano presenti l’assessore a servizi sociali e volontariato Micaela Papi, i tecnici del Comune, i volontari dell’associazione La Diana, due persone non vedenti con accompagnatore e una persona ipovedente che è stata guidata nel percorso da un volontario de La Diana. Il riscontro è stato più che positivo: il poter percepire l’acqua, gli odori e i suoni del peculiare ambiente dei bottini, grazie anche alle accurate descrizioni delle guide, ha restituito un’esperienza sensoriale straordinaria ai visitatori. Per questo, a breve l’assessore incontrerà gli uffici competenti per stabilire se e con che modalità l’accesso di ciechi e ipovedenti ai bottini potrà essere ripetuto.
"Con l’esperimento – afferma l’assessore Micaela Papi – facciamo un altro, importante, passo in avanti nel percorso di abbattimento delle barriere architettoniche di Siena e delle sue bellezze storiche".