Wine Spectator celebra la qualità dei vini della Toscana

Terzo posto assoluto per il Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 San Filippo, ecco gli altri vini in classifica

La copertina di Wine Spectator

La copertina di Wine Spectator

Firenze, 18 gennaio 2021 - E' la regione europea con il maggior numero di vini in classifica, meglio di Piemonte, Bordeaux e Rodano, ad un solo passo dall'intera Spagna. La classifica annuale dei migliori 100 vini del 2020 di Wine Spectator, la rivista americana che è un punto di riferimento del settore da anni, ha premiato una volta di più la Toscana, inserendo ben 8 vini in classifica, di cui addirittura 5 nei primi venti. Un riconoscimento di qualità totale, confermato anche dalle singole valutazioni attribuite ai rossi toscani che peraltro offrono rispetto ai concorrenti californiani o francesi un altro elemento non banale in questo periodo, ovvero il prezzo mediamente più basso.

Il miglior vino toscano del 2020, per Wine Spectator, è il Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 San Filippo, al terzo posto assoluto dietro un Rioja 2010 (miglior vino dell'anno) e un Pinot Noir 2018 della Sonoma Coast californiana, ma fra i tre quello con il punteggio migliore: 97\100. Appena fuori dalla top 10, all'undicesimo posto, si piazza invece la riserva 2016 del Chianti Classico del Castello di Volpaia, mentre il cabernet sauvignon Legit 2016 di Tolaini è tredicesimo. Anche in questo caso grandi punteggi: 97\100 per Castello di Volpaia, 95 per il cabernet. Il Brunello di Montalcino 2015 di Caprili (punteggio 95) ottiene invece il sedicesimo posto, mentre il Pergolaia 2016 di Caiarossa (94) è ventesimo. Evidente l'affermazione delle annate: 2015 e 2016 si confermano eccellenti anche per i critici americani.

Scorrendo la graduatoria, il Chianti Classico tenuta Perano 2015 di Frescobaldi (92) è 36esimo, mentre il Nobile di Montepulciano 2016 di Boscarelli (94) 39esimo. Infine il Chianti Classico 2016 di Istine (93) è 49esimo e questo significa che fra i primi 50 vini del mondo, per Wine Spectator, otto sono toscani, praticamente uno su sei. 

Il primo degli 'altri' italiani è il  Barolo 2016 (95) di Massolino, settimo assoluto, seguito poi dal Barbaresco Rabaja riserva 2015 (97) dei Produttori del Barbaresco che per Wine Spectator vale il 24esimo posto assoluto. Il Manzoni Bianco Vigneti delle Dolomiti Fontasanta 2018 di Foradori (93) si piazza invece 32esimo, mentre il Barbera d'Asti Tre Vigne 2017 di Vietti (91) è quindici posizioni sotto. E ancora: il Gattinara 2015 (92) di Travaglini è 54esimo, Il Rosso Piceno Superiore Marinus 2017 (91) è 60esimo, il Soave Classico Monte Carbonare 2017 di Suavia (92) 70esimo, il Pinot grigio Friuli 2017 (91) di Jermann 74esimo, il Primitivo Salento Torcicoda 2016 di Tormaresca (90) 82esimo, il Sauvignon bianco Vigneti delle Dolomiti Vette 2018 (90) della Tenuta San Leonardo 96esimo e infine l'Aglianico del Vulture Gricos 2017 (90) di Grifalco della Lucania è in classifica al 99esimo posto. 

Per l'Italia il report annuale 2020 è un successo generale: 19 i vini premiati, appena uno meno della Francia e uno in più della California, con la Spagna, sotto il podio, distante a quota 9. E' la conferma che gli americani amano i vini italiani e toscani in particolare e che i nostri vini, per qualità e nel rapporto qualità-prezzo, particolarmente importante in questi anni, sono tra i migliori al mondo. Nel 2018 il Sassicaia 2015 venne scelto proprio come miglior vino del mondo, mentre nel 2019 Wine Spectator premiò il Chianti Classico 2016 di San Giusto a Rentennano con il terzo posto assoluto e l'anno prima il Brunello di Montalcino 2012 di Casanova di Neri si piazzò quarto. 

Ma non è tutto. Nello stesso numero che ospita la classifica dei top 100 dell'anno, la rivista americana ha stilato anche la graduatoria dei migliori 100 vini del mondo in base al rapporto qualità\prezzo. Nella sezione dei rossi eleganti la Toscana spopola ancora una volta con quattro citazioni su venti vini. Premiati il Pergolaia 2015 (93) di Caiarossa, il Chianti Classico 2017 di Casa Emma (92), il Maremma Toscana Mongrana 2018 (92) di Querciabella e il Chianti Classico 2016 (91) del Castello di Albola. Nella stessa sezione ci sono soltanto altri due italiani: l'Etna Tenuta Tascante Ghiaia Nera 2016 (90) di Tasca d'Almerita e il Barbera d'Asti Tabaren 2018 (90) di Icardi.