
Minuti di attesa passati dietro il portone a piano terra prima di varcare la soglia e di potersi finalmente incamminare. Ormai succede anche questo in via Santa Caterina, strada già stretta di suo e ormai ’prigioniera’ insieme ai suoi abitanti. Ieri mattina, nella parte alta della strada, era praticamente impossibile uscire a piedi. Poco prima delle 9.30, una lunga fila di veicoli era in cammino per salire da Fontebranda: furgoni commerciali, mezzi di Sei Toscana, taxi, auto private e scooter hanno totalmente preso possesso della via, sfiorando i portoni al loro passaggio perché il lato destro era totalmente occupato dalle auto in sosta che inevitabilmente rendevano ancora più ridotto lo spazio di passaggio. Impossibile, di conseguenza, uscire a piedi perché mancava del tutto lo spazio per i pedoni.
A chi era sulla soglia, così, non è rimasto che attendere per poi tentare l’imbucata tra un veicolo e l’altro, una volta ridotta la fila, salendo verso via delle Terme.
E la stessa via delle Terme, come via dei Termini, non sono messe meglio. Ogni mattina sono intasate dal transito dei veicoli, che occupano gli spazi soprattutto nei punti più stretti e sotto gli archi e non consentono ai pedoni di passare. Il guaio vero è che, a un simile rebus, sembra non esserci soluzione, vista la conformità del centro storico. Impossibile deviare il transito lungo via Banchi di Sopra, perché è un luogo giustamente ’protetto’. Impossibile anche trovare percorsi alternativi. Una delle ipotesi è quella di potenziare il sistema dei taxi-merci, riducendo così il traffico privato e cercando di disinnescare la ‘mina’ dei furgoni.