
"Da oggi 2.128 studenti e studentesse della nostra provincia sosterranno l’esame di maturità. A loro vorrei consigliare di affrontare la prova con la massima determinazione. Date il meglio di voi! È un esame che ricorderete a lungo e che traccia l’inizio del percorso per il vostro futuro. Un augurio di buon lavoro anche ai dirigenti e a tutto il personale impegnato nello svolgimento delle prove. La scuola non si ferma neanche in condizioni di difficoltà, è necessario il lavoro di tutti per accompagnare i nostri studenti verso questa prova e dare loro la possibilità di dimostrare il proprio valore".
E’ il messaggio di Annarita Lina Marzullo, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale alla vigilia dell’esame di maturità. Sono 2.128 gli studenti senesi interessati alla prima prova della loro vita. A questi si aggiungono 78 candidati esterni. Sono 59 le commissioni istituite per giudicare i ragazzi, con un presidente esterno e sei membri interni: ogni commissione esaminerà 5 candidati al giorno fino ad esaurire le classi assegnate. Dopodiché i risultati, così come del resto la convocazione all’esame, saranno comunicati sul registro elettronico, al diretto interessato: scompaiono – in nome della privacy e anche della digitalizzazione – così le bacheche davanti alle quali ci si ‘assembrava’ pur di scorgere l’atteso esito.
Per quanto riguarda le misure Covid, i candidati entrano uno alla volta, con massimo un accompagnatore e compilano un modulo autocertificando di non essere stati a contatto con positivi. Poi, nella modalità di svolgimento, va ancora in scena l’esame al tempo del Covid, per il secondo anno consecutivo: non ci sono gli scritti, ma solo un colloquio orale della durata indicativa di un’ora, su tutti gli argomenti di studio e l’intera esperienza scolastica ‘superiore’. I maturandi sono giudicati da una commissione di fatto interna, con i loro stessi insegnanti; pertanto più che di un esame di conoscenze ne esce un colloquio finale di maturità.
"Aumenta l’effetto qualitativo dell’esame – sottolinea Stefano Pacini, dirigente dell’istituto Sarrocchi di Siena -. La maturità giocata tutta sull’orale e davanti a una commissione nota, è l’occasione per fare un bel colloquio. L’esame è nello spirito della chiacchierata a 360 gradi, che tiene conto dell’esperienza fatta, le discipline, ma c’è anche spazio per l’educazione civica, l’orientamento. Minore concentrazione sulla disciplina e maggiore coinvolgimento personale, con spazio negli elaborati personale ad approfondimenti di interesse, su lavori specifici e progetti. Questa modalità penso metta più a loro agio i ragazzi, pur nella consapevolezza che si tratta comunque di un esame".
Da Siena a Montepulciano la sensazione è la stessa: "Rispetto allo scorso anno siamo più abituati a questa modalità d’esame, dunque siamo facilitati – dice Marco Mosconi, preside dei licei Poliziani -. Ma penso sia più facile anche per gli studenti: non è un’interrogazione, piuttosto un colloquio che si basa sulle competenze acquisite, con l’educazione civica che quest’anno va ad integrare le conoscenze in modo trasversale. Certo, i ragazzi arrivano alla prova stressati, reduci da un anno ancora difficile, fatto di interruzioni, un giorno a casa e uno a scuola, un anno incerto".
Paola Tomassoni