Venturi: "Raccolta fondi per Mustafa, l’obiettivo è già centrato"

Il direttore artistico del Siena Awards: "La foto è già virale. La città si conferma a pieno titolo capitale mondiale della fotografia"

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di Cristina Belvedere

"La raccolta fondi per aiutare Munzir e Mustafa, padre e figlio senza arti immortalati nello scatto ‘Hardship of Life’ del fotografo turco Mehmet Aslan? L’obiettivo è già centrato". Parola di Luca Venturi, direttore artistico del Siena Awards, che a pochi giorni dall’apertura del crowdfunding, ha già registrato quasi 200 donatori per un totale di circa 12mila euro.

"Quello del Siena Awards è un successo che definirei cosmico – afferma Venturi – per la valanga di messaggi, mail e proposte che continuano ad arrivare da tutto il mondo, anche da parte di tante Università. Accanto a molte offerte con vari importi, è arrivato anche un contributo di 5mila euro da parte di un donatore statunitense, che a sua volta ha messo in moto la sua rete di contatti per raccogliere ulteriori fondi. Insomma, quello che siamo riusciti a fare fino a oggi è nulla rispetto al quello che tutto il mondo sta facendo, avendo come riferimento Siena".

La foto, che ha vinto il Sipa 2021, ha fatto il giro del mondo, suscitando una forte carica emotiva: "L’immagine è diventata virale, al punto che viene riprodotta anche con il Lego – racconta Venturi –. L’obiettivo della raccolta fondi è concorrere a cambiare la vita di Munzir e Mustafa, per dare loro un futuro e per riaccendere i riflettori sul dramma internazionale della Siria. Faremo in modo di sostenere la famiglia di Mustafa, ma parte dei fondi verrà devoluta a Medici Senza Frontiere per un programma di riabilitazione e sostegno di persone che hanno subìto amputazioni a causa della guerra in Siria".

Il direttore artistico del Siena Awards non ha dubbi: "Abbiamo raggiunto anche lo scopo di portare Siena a pieno titolo al centro del mondo. C’è l’orgoglio dei senesi di far parte di un progetto che porta il nome della città e che oggi è sotto le luci dei riflettori al pari di manifestazioni consolidate come il Pulitzer o il World Photo". La prova? "A Siena sta arrivando gente da tutto il mondo, contemporaneamente il nome di Siena va in tutto il mondo in quanto capitale mondiale della fotografia. Oggi tocchiamo questa situazione con mano".

Dietro il successo del Sipa c’è "una catena di persone che lavora e sostiene l’evento in modo non sensazionale. L’obiettivo del Sipa non è fare il giro del mondo a suon di ’like’, ma creare un clamore mediatico in grado di indirizzare la componente emotiva, creando rapporti e contatti costanti tra Siena e il resto del mondo". C’è chi ha donato 10 euro, augurando: "Spero tanto che questo bimbo possa un giorno camminare mano nella mano con il suo papà e la sua mamma e abbracciarli", e chi ha fatto donazioni più corpose come l’imprenditore americano John Kemps con i suoi 5mila euro. Numerosi sono coloro che hanno scelto l’anonimato, unendosi a quell’azione corale partita dal Siena Awards per fare del bene. Ora non resta che attendere la fine della raccolta fondi che, secondo i pronostici di Venturi, "avrà un successo al di sopra di ogni aspettativa".