FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Venti milioni a Trevinano Il Pnrr premia la frazione

Promossi i progetti del borgo con 142 abitanti nel comune di Acquapendente. Dall’energia al turismo, i residenti ora sperano nel rilancio del territorio

di Federica Damiani

Una storia di quelle che si vedono nei film. Il piccolo borgo di Trevinano, comune di Acquapendente (Viterbo), è stato scelto dalla Regione Lazio come unico borgo destinatario dei 20 milioni di euro del Pnrr per il recupero dei borghi. Questo è avvenuto grazie a una sindaca visionaria, a un consigliere regionale tenace e ai 142 residenti del paese che hanno proposto idee, poi inserite nello studio di fattibilità e che da oggi possono considerarsi una realtà. Trevinano si trova a 5 km da San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, dove il capoluogo non è riuscito a intercettare i fondi del Pnrr, e a 10 km da Allerona, in provincia di Terni. "Non me lo aspettavo davvero – racconta la sindaca Alessandra Terrosi – E’ avvenuto tutto molto in fretta. Il 23 dicembre abbiamo parlato con la Regione e il 17 gennaio abbiamo presentato un’idea di progetto. E’ chiaro che già sapevamo cosa sarebbe stato utile per Trevinano ma pensavamo di lavorarci in questi 5 anni di mandato. Quando si è presentata l’opportunità di partecipare al bando ci siamo messi a lavorare con convinzione. La Regione ha selezionato 15 borghi, 3 per provincia e noi siamo arrivati primi con 91 punti su 100".

La prima cosa da fare sarà creare una comunità energetica. Poi destinare una parte del campo sportivo, ormai abbandonato dai ragazzi che sono andati a cercare lavoro altrove, ad una stazione per i camper. E ancora mettere in sicurezza la parte nord della rupe. Infine cercare di rivitalizzare il tessuto sociale, culturale ed economico. La sanità di prossimità è un punto sensibile per l’intera area, ci sono molte persone anziane che sognano una casa di cura come si deve.

Il turismo può crescere molto, si pensa anche a progetti legati allo smart working; l’obiettivo è attrarre gente da tutto il mondo che può trasferirsi e lavorare da qui e poi collaborare con l’Università della Tuscia e la Riserva di Monte Rufeno; qui si può studiare la gestione del paesaggio. Cosa pensano gli abitanti? Risponde Gianfranco, un’istituzione, 43 anni fa, insieme alla mamma Imola aprì la trattoria ‘Da Gianfranco’: "Da me ci sono venuti tutti a mangiare. Attori, cantanti, politici di destra e di sinistra – racconta – purtroppo con mia moglie abbiamo deciso di mettere in vendita l’attività. Chissà se adesso, con tutta questa pubblicità, sarà più facile vendere. Sono molto felice per Trevinano, mi sembra un sogno che i nostri nipoti possano avere un futuro qui". Invece Iside e Romano, proprietari del ristorante stellato ‘La Parolina’ hanno aperto a Trevinano nel 2005. "Noi ci abbiamo sempre creduto. All’inizio tutti ci prendevano per pazzi invece oggi ci danno ragione – dice Iside –. E’ una benedizione poter vivere qui e penso che la bellezza debba essere condivisa il più possibile. Ho due figli piccoli e dopo due anni di pandemia oggi finalmente vedo un futuro di speranza".