di Laura Valdesi
Felicissimo. Don Giuseppe Acampa ha abbracciato, sollevato, il 19enne che il coordinamento del volontariato di protezione civile, i vigili del fuoco e i carabinieri hanno cercato per ore nel fitto del bosco. Anche durante la notte, temendo per la sua incolumità. Svanito nel nulla venerdì mattina. Gli ha anche dato un buffetto affettuoso, il sacerdote, per i momenti di apprensione trascorsi da lui e dagli altri ragazzi della parrocchia di Colle alta che partecipavano da mercoledì fino ad oggi al campo scuola alla Pieve di Pernina, nella Montagnola. "Ringrazio i genitori di tutti i giovani, alcuni anche minorenni, che ho subito informato. Non ci sono stati allarmismi, li hanno lasciati qui, fidandosi. E’ stata una grande gioia di parrocchia".
A trovare il ragazzo – un 19enne che non partecipava al campo scuola, né era un parrocchiano ma con spirito di servizio dava un supporto organizzativo come concordato con i servizi sociali – una straniera che faceva jogging in zona Celsa. Due volontarie impegnate nelle ricerche attivate dalla prefettura, le avevano mostrato poco prima la foto del giovane che si era allontanato: capelli neri, baffi e barba, occhiali, alto un metro e 80. Quando l’ha incrociato davvero, l’ha fermato informandolo che lo cercavano, accompagnandolo dalle volontarie. Era andato a fare una passeggiata, aveva detto venerdì. Ma a pranzo non si era presentato. I timori crescevano, così è stato deciso di avvertire assistenti sociali e carabinieri di Colle e Sovicille che hanno messo in piedi la macchina delle ricerche coordinata dalla prefettura e i vigili del fuoco in prima linea. Sarebbe stato inseguito nei boschi da un cinghiale, il racconto a caldo del 19enne a cui si è poi spento il cellulare. L’autista di un bus era convinto di averlo visto invece nella zona di San Colomba. I carabinieri della compagnia di Siena lo ascolteranno ancora, quando si sarà ripreso dopo la lunga notte di ricerche condotte anche con i cani. Per ricostruire tutte le tessere del quadro.