Siena, trovato morto in casa: è mistero

I colleghi hanno dato l’allarme perché il 42enne doveva andare a lavoro. Indagano i carabinieri che hanno svolto un sopralluogo nell’appartamento

E' mistero sul cadavere ritrovato a Siena (Foto La Nazione)

E' mistero sul cadavere ritrovato a Siena (Foto La Nazione)

Siena, 10 giugno 2022 - ​Una persona speciale. Mai arrabbiato, mai una risposta fuori luogo. Sempre gentile con i colleghi di lavoro. Si dava sempre da fare anche quando si verificava un imprevisto e c’era da rimediare, come spesso accade in ogni professione. Un bravo ragazzo: una voce a senso unico quella che tratteggia il carattere dell’uomo trovato senza vita, mercoledì pomeriggio, in un appartamento nel cuore del centro storico di Siena. Sul decesso del 42enne che era originario della Campania ma viveva nella nostra città da alcuni anni indagano i carabinieri della compagnia di Siena, coordinati dalla procura, perché bisogna cristallizzare con esattezza le cause. E capire se sia stato un malore a stroncare la vita dell’uomo oppure se possa essere stato legato ad un eventuale uso di sostanze. Di qui gli accertamenti ancora in corso, in primis quelli tossicologici, di prassi in situazioni del genere.

Dava una mano nella cucina di un ristorante di Siena dove era apprezzato e, come detto, non aveva mai dato problemi. Lo avevano visto l’ultima volta la scorsa settimana perché si era preso qualche giorno libero per poter partecipare ad una cerimonia familiare a cui teneva molto. Poi era tornato a Siena, passando dal locale come sempre per salutare: si sarebbero rivisti l’indomani. Solo che mercoledì i colleghi non l’avevano visto a lavoro. Forse aveva dormito un po’ più a lungo. Hanno telefonato ma non rispondeva. Così grazie all’aiuto di una persona che aveva le chiavi dell’abitazione un paio di colleghi sono andati subito a sincerarsi di cosa era successo. Il quadro che si sono trovati di fronte non lasciava spazio a dubbi: il suo cuore aveva cessato di battere. Hanno avvertito immediatamente il 118. L’hanno vista tutti l’ambulanza della Misericordia arrivare ma per il 42enne, come detto, non c’era più nulla da fare. Era morto.

Ai carabinieri, erano numerosi all’interno della casa, il compito di svolgere verifiche capillari alla ricerca di elementi utili e anche di eventuali sostanze per comprendere l’esatta ragione di quella morte. Poi la salma è stata portata alle Scotte dove si trova tuttora a disposizione della magistratura che detterà gli accertamenti da eseguire. Perché se fosse chiaro che il decesso è legato agli stupefacenti occorre comprendere dove li aveva presi e se, dunque, qualcuno può essere di riflesso responsabile di questa giovane vita spezzata.