ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

Un’opera di alto prestigio per Rossi

Il restauratore di San Gimignano lavorerà alla grande tavola della ‘Deposizione di Cristo’ del Rosso Fiorentino

di Romano Francardelli

Il restauratore internazione di opere d’arte Daniele Rossi di San Gimignano sta mettendo le mani ad un’altro capolavoro del Manierismo del Cinquecento; la grande tavola della ‘Deposizione di Cristo’ del Rosso Fiorentino nella Pinacoteca di Volterra. Il popolare restauratore, impegnato sia in Italia che all’estero questa volta è stato chiamato per riportare il ‘Rosso’ alla sua prima luce. Dal progetto approvato e affidato dalle soprintendenze di Pisa, Livorno e dal comune di Volterra a Daniele Rossi, che ha aperto ‘bottega’ con i suoi collaboratori in casa della ‘Deposizione’ volterrana per guarire l’opera del ‘Rosso’ conosciuta in tutti i manuali dell’Arte.

La professionalità del ‘maestro’ Daniele Rossi, non ha bisogno di presentazioni sia in Italia che all’estero, nato e cresciuto nel rione delle Romite di San Gimignano con lo sguardo ammirato fin da bambino e da adolescente agli affreschi di Benozzo Gozzoli (1464) nella monumentale chiesa di Sant’Agostino, con l’amico ‘guida’ il popolare sacrista fra’ Romolo della chiesa agostiniana. Addirittura questi preziosi affreschi del Gozzoli nel 2019 sono stati messi in sicurezza da Rossi da preoccupanti lesioni dopo un accorato appello lanciato dallo stesso restauratore e in attesa di completare il lavoro di totale recupero. Daniele Rossi da oltre 40 anni lavora a queste importanti opere dopo una formazione romana e con il diploma all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Le mani di Daniele Rossi ‘parlano’ e sussurrano alla deposizione di Rosso Fiorentino un "sogno che rappresenta – afferma soddisfatto –, uno dei cantieri più importanti in Italia".

Perché il restauro? "Dopo un esame dello stato conservativo dell’opera – spiega –, si è deciso di elaborare un progetto di indagini tecnico-scientifiche per la necessaria manutenzione sia a livello strutturale della tavola, le criticità dovute a precedenti interventi di restauro eseguiti nel 1975, 1980, sia a livello pittorico, revisione della pellicola pittorica e dei precedenti restauri".

Come sarà l’intervento? "Nello specifico – spiega Rossi – verranno eseguite indagini di riflettografia, radiografia, infrarossi indagini XRF e chimiche che permetteranno di conoscere il ‘Rosso’ e svelare i segreti dietro questo capolavoro del Cinquecento Fiorentino"

Fine dei lavori? "In questo 2022".