
Il Comune ieri alla presentazione al Ministero delle Imprese e del made in Italy con Magistrato e Consorzio. Il vice sindaco Capitani: "La nostra Festa però non è una rievocazione storica ma identità di vita quotidiana". .
di Laura ValdesiSIENAIl Palio ’viaggia’ su cartoline e lettere. E diventa un francobollo della serie tematica "Eccellenze del patrimonio culturale italiano" dedicata alle rievocazioni storiche, presentato ieri al Ministero delle imprese e del made in Italy. Un omaggio alla festa più amata e conosciuta al mondo, dna di Siena. La tiratura è stata di centomilatrentacinque esemplari, il valore del francobollo quello della tariffa ’B’ pari a 1,30 euro. La scelta dell’immagine, curata dal Comune, è caduta su un frame di forte impatto emotivo, il celebre manifesto del pittore Dario Neri.
"L’emissione di un francobollo commemorativo di un evento storico consacra il valore dell’identità e dello spirito di appartenenza ad una comunità - ha sottolineato il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare Nello Musumeci –. In tempi di selvaggia globalizzazione dobbiamo essere grati ai tanti volontari che ne tengono viva la memoria". A fare gli onori di casa il sottosegretario con delega alla filatelia Fausta Bergamotto che ha sottolineato come "questi francobolli sono un tributo sentito a quell’insieme di valori civici, culturali e storici che queste manifestazioni incarnano e a tutte le cittadine e cittadini che con il loro impegno e dedizione contribuiscono a preservarli". Parlando al plurale perché fanno parte della serie da collezione anche i francobolli del palio di Asti, del palio dei Normanni di Piazza Armerina, della Giostra del Saracino di Arezzo e di quella della Quintana di Foligno e di Ascoli Piceno, del palio di Legnano e del palio del Golfo della Spezia.
Alla cerimonia, per celebrare questo piccolo grande simbolo d’Italia frutto di un’emissione straordinaria realizzata da Poligrafico e Zecca dello Stato, c’era una nutrita delegazione senese composta dal vice sindaco Michele Capitani, da Fulvio Bruni e Paolo Bartolini in rappresentanza del Consorzio tutela del Palio, dal presidente del Comitato Amici del Palio Giovanni Sportoletti, naturalmente dal rettore del Magistrato delle Contrade Benedetta Mocenni. Presenti anche il responsabile dell’Ufficio Palio Luigi De Rosa e Michela Bacconi. "Mi perdonerete se non fornirò cenni storici, quelli sono facilmente reperibili su internet. Quello che in due minuti vorrei è farvi capire il Palio di Siena attraverso due parole: appartenenza e tradizione. Appartenenza perché la vita di un senese contradaiolo comincia con il rito del battesimo e dura tutta la vita accompagnandolo fino all ultimo viaggio dall’oratorio della contrada. Nel mezzo – è intervenuto Capitani – momenti di vita fatta di impegno, protezione, condivisione di gioie e sofferenze. La seconda parola è tradizione perché ha saputo adeguarsi ai tempi con comportamenti non codificati e ingessati ma arricchendo con i costumi il vissuto attraverso i secoli, mediante riti che non resuscitano semplicemente il passato. Per queste sue ragioni il Palio non potrà mai essere rievocazione storica. E’ e sarà identità di vita quotidiana nell’intrecciarsi inesauribile tra passato e presente". "Bella la sintonia di aver portato avanti tutti insieme il progetto", evidenzia a margine il rettore Mocenni.