
La lettera scritta dall’avvocato Andrea Vernazza (nella foto) di Genova al presidente della Camera Fico, dove si poneva l’accento sul comportamento tenuto da alcuni componenti della commisisone parlamentare, è l’argomento che nell’audizione (per la cronaca il pm Nicola Marini evidenzia che fu un’iniziativa del legale) apre la finestra su un altro aspetto delicato. Poiché in essa si faceva riferimento anche all’opportunità della presenza di alcuni consulenti. Il magistrato è diretto: "L’avvocato Massimo Rossi, non lo vedo in aula, non amo parlare quando non ci sono le persone". Chiarisce "che con lui c’è stata una vertenza legale già definita, risulta inoltre essere difensore di molte delle persone da me querelate". Interviene il presidente Zanettin: "Un punto molto delicato. La commissione aveva valutato prima della nomina, ci è stato assicurato che aveva dismesso quei mandati per cui la sua posizione non veniva a trovarsi in conflitto di interesse". Marini deposita allora un provvedimento del 21 dicembre scorso, un decreto di citazione a giudizio, dove Rossi figura come difensore. Poi l’audizione viene brevemente secretata.