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Truffa del finto incidente a Siena: l'anziana non ci casca

Una pensionata di Taverne è stata contattata da un finto maresciallo dei carabinieri con una truffa ben congegnata. La signora ha riconosciuto la truffa perché era già stata contattata in precedenza con le stesse modalità. La polizia indaga per scoprire se si tratta di una banda diversa o di un consiglio mal dato.

"Buonasera signora, suo figlio ha avuto un incidente..." L’incipit della telefonata è sempre lo stesso. E dall’altra parte del filo la voce di un uomo, con inflessione meridionale, che racconta all’anziana di essere un maresciallo dei carabinieri, fornendo tanto di nome e cognome. E tono burbero, minaccioso. "Veramente non ho figli", ha ribattuto la pensionata di Taverne finita nel mirino dei truffatori che continuano a battere la nostra provincia, capoluogo compreso. Il malvivente allora si è corretto: "Sì, una figlia", ha rilanciato. Ma la signora non è caduta fortunatamente nella rete perché lei in realtà ne ha due, entrambe femmine appunto. Ad una di queste ha inviato immediatamente un messaggio, ieri nel primo pomeriggio, per informarla dell’accaduto. E soprattutto che non era cascata nel tranello. Così ben congegnato, colpendo i sentimenti delle potenziali vittime, che ancora in tanti continuano a venire raggirati, nonostante la campagna di sensibilizzazione di forze di polizia e istituzioni.

Il bello è che la donna di Taverne presa di mira dai finti carabinieri era già stata contattata qualche tempo fa con le stesse modalità. E anche in tale circostanza le parlarono di un figlio maschio e, dunque, la signora comprese che si trattava di una truffa. Al telefono sempre una persona che si spacciava per militare dell’Arma. Possibile, viene da pensare, che si tratti di una banda diversa da quella precedente. Perché infatti chiamare la stessa persona a poca distanza di tempo? Molto rischioso. Soprattutto compiendo l’identico errore di parlare di un figlio maschio. Oppure sono stati mal consigliati da qualche basista? Ma questa è materia per carabinieri e polizia.

La.Valde.