REDAZIONE SIENA

"Trasporti, due lotti deboli. La Provincia farà la gara"

Bechelli, presidente Autolinee Toscane: "Servono risorse per finanziare il tpl"

"Trasporti, due lotti deboli. La Provincia farà la gara"

Il trasporto pubblico è il servizio più delicato per le aree interne, chiamato a limitare la marginalità e a prevedere collegamenti anche con centri con pochi abitanti. Il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli è conscio della crucialità del servizio.

La Provincia di Siena rientra tra le aree interne a rischio. Quale è la strategia di Autolinee Toscane?

"La strategia non compete ad Autolinee Toscane, che è chiamata a rendere il più efficiente possibile le scelte degli enti locali e della Regione Toscana".

Ci sono tante linee a domanda debole in provincia, in comuni scarsamente abitati. Qual è l’area meno redditizia?

"Nell’area del Senese sono stati definiti due macrolotti all’interno del T2: uno comprende l’area dell’Amiata fino a Montalcino e l’altro è quello della Valdichiana con i servizi extraurbani delle aree di Montepulciano, Chianciano Terme e Chiusi. Nel corso del 2024 la Provincia di Siena dovrebbe mandare a gara questi servizi con assegnazione prevista presumibilmente nel corso del 2025. Come Autolinee Toscane valuteremo, in base all’appetibilità del capitolato di gara, se partecipare o no".

Siete favorevoli a cedere lotti deboli ad altre compagnie, in base al bando della Regione?

"Per i lotti deboli, seguiamo pedissequamente le regole della gara, non possiamo o vogliamo fare altrimenti".

Pensa sia necessario un disegno di legge che preveda aiuti aggiuntivi per le aree interne in Italia?

"Sappiamo bene che il Trasporto pubblico locale è uno dei servizi pubblici nonché uno degli strumenti fondamentali per garantire un equilibrio alle aree più interne del nostro Paese ma occorrono risorse di cui attualmente il Fondo Nazionale non dispone. Servono anche politiche specifiche in questa direzione. Sul finanziamento Tpl occorre ricordare che noi, come tutte le aziende Tpl italiane, abbiamo perso oltre il 40% dei ricavi da biglietti a causa del Covid, che abbiamo solo in parte recuperato, in un contesto in cui da anni il trasporto pubblico non vede un incremento di attenzione da parte dei fondi statali. Non lo diciamo noi, ma il Parlamento, che in modo bipartisan ha approvato un atto in cui chiede al governo 700 milioni di euro in più l’anno per tutte le aziende, pubbliche e private, italiane del settore. Se vogliamo che il Tpl sia la chiave della transizione ecologica, gli investimenti e le spese correnti devono chiaramente andare in questa direzione".