Tari: ‘Su per Colle’ va all’attacco: "Tariffa più cara, servizio peggiore"

Rispetto al 2023 nell’anno in corso è previsto un aumento pari al 5,46 per cento, circa 228mila euro

Tari: ‘Su per Colle’ va all’attacco: "Tariffa più cara, servizio peggiore"

Tari: ‘Su per Colle’ va all’attacco: "Tariffa più cara, servizio peggiore"

Mi costi, ma quanto mi costi! I contribuenti colligiani pagheranno la Tari del 2024 il 5,46 per cento in più di quanto hanno pagato quella del 2023. Lo rende pubblico la lista civica ‘Su per Colle’, spiegando che il nuovo Piano economico finanziario della tariffa per il ciclo dei rifiuti prevede per il nostro Comune un aumento complessivo della spesa di 228.000 euro, passando dai 4.180.478 euro dell’anno scorso ai 4.408.478 euro di quest’anno, gravando così sulle tariffe che poi i cittadini pagheranno. E se è pagato ‘a peso d’oro’, il servizio appare di una qualità discutibile, addirittura peggiorata rispetto ad un anno fa. "Gli aumenti non sono dovuti ad un miglioramento del servizio – rincara, infatti, la dose Su per Colle – Se la tariffa non è ulteriormente aumentata, lo si deve soprattutto ad una razionalizzazione dei costi ottenuta riducendo la frequenza di ritiro del ‘porta a porta’, eliminando o accorpando le postazioni stradali e diminuendo i passaggi della raccolta stradale. Notevoli i disagi creati così ai cittadini, che sono costretti, nel caso siano serviti dal porta a porta, a tenere alcune frazioni di rifiuto in casa per una settimana, o a servirsi delle postazioni stradali vicine qualora si renda necessario smaltire il rifiuto prima della data stabilita per il ritiro: se serviti dal servizio stradale, invece, i cassonetti sono spesso pieni e per trovare una postazione nel quale conferire i rifiuti è necessario prendere la macchina e portarli alla prima postazione con i cassonetti liberi. Senza contare il pessimo ‘spettacolo’ offerto ai turisti, che arrivando nella nostra città si trovano spesso di fronte, nelle vie del centro storico, a rifiuti del porta a porta che il gestore, o le cooperative che erogano il servizio per suo conto, non sono passati a raccogliere nei tempi stabiliti dal contratto".

Tutto questo ha, secondo Su Per Colle, una concausa nell’atteggiamento della giunta e della maggioranza: "Per scongiurare l’ennesimo aumento – spiega ancora la nota – il 7 marzo avevamo presentato al consiglio comunale una mozione che avrebbe impegnato l’amministrazione ‘ad intraprendere ogni azione utile nelle sedi opportune’. La mozione non è stata approvata in quanto la maggioranza avrebbe voluto emendarla nel punto in cui si chiedeva di ‘evitare che i comuni siano solo dei meri passacarte, chiamati a deliberare su decisioni già prese’, giudicato dalla stessa maggioranza un passaggio troppo "politico", ma che per come sono sono andati poi gli eventi assembleari dell’Ato è ancora più valida, in quanto il peso dei Comuni nelle fasi decisionali è sempre minore".