REDAZIONE SIENA

Tanti interventi per il meteo pazzo. Crescono i fungaioli persi nel bosco

Il bilancio del 2024 vede comunque un minor numero di uscite effettuate. Il picco ad agosto e ottobre

di Laura Valdesi

SIENA

Il maltempo extra large. Gli alberi caduti o pericolanti. Sempre più numerosi gli interventi dei vigili del fuoco della nostra provincia legati ai disastri causati da bombe d’acqua e allagamenti. Basta scorrere la statistica 2024 per individuare il picco nel mese di ottobre. Ben 536 interventi, contro i 538 di agosto che è il dato top. Mese che solitamente conquista il primato perché circolano tantissime persone nella nostra provincia. Nel 2023 furono 478 gli interventi dei pompieri proprio ad ottobre a fronte, come detto, dei 536 di quest’anno. Quando, come tutti ricordano, si verificò l’alluvione non soltanto a Siena ma nella zona di Sovicille e Rosia, maggiormente flagellate dalla furia dell’acqua. Dove l’aiuto dei pompieri fu basilare per tornare a vedere la luce e salvare anche persone in difficoltà e prigioniere delle auto. Restando al mese di ottobre, non va però dimenticato che è la stagione dei funghi per eccellenza. E siccome nel Senese sono tanti gli appassionati, a far lievitare l’attività contribuiscono sicuramente anche le squadre che, dopo aver geo-localizzato (se possibile) la persona che ha perso l’orientamento mentre era immersa fra porcini e ovuli, recuperano i cercatori imprudenti. E li mettono in salvo.

I pompieri comunque, ma lo spiegherà meglio oggi il comandante provinciale Paolo Bruno De Paola, devono fare come tutti i conti con gli ’eccessi’ del maltempo. Anche se, nel complesso, gli interventi svolti sono stati leggermente inferiori rispetto a quelli diffusi la scorsa festa di Santa Barbara, 4716, riferiti al 2023. Il comando di Siena è stato quello maggiormente impegnato, sebbene non si raggiungano i 2mila interventi. Seguito dal distaccamento di Poggibonsi, quello di Montepulciano è terzo. A seguire Montalcino e Piancastagnaio. Tutti registrano, rispetto al 2023, un segno meno quanto all’attività. Dando un’occhiata alla tipologia di interventi non si notano enormi variazioni. In lieve aumento le aperture di porte e finestre perché magari all’interno ci sono persone che non rispondono – dal 23% al 25% –, in netto calo invece gli incendi. Rappresentavano il 18% del totale lo scorso anno, il 13% nel 2024. In diminuzione le verifiche statiche ma questo si spiega forse con il fatto che nel febbraio 2023 c’era stato il terremoto che aveva ’stressato’ di interventi i nostri pompieri: 15% del totale degli interventi a fronte dell’8% negli ultimi dodici mesi. Rimasta invariata la percentuale di uscite per alberi pericolanti (6%) mentre c’è stato un lieve rialzo dei soccorsi e dei salvataggi passati dal 6% al 9% dell’attività. Ma la aree in cui incidono i vigili del fuoco sono molteplici. E spaziano dalla formazione antincendi – 71 corsi effettuati, 873 persone formate, 53 sessioni di esami ed un introito complessivo di 77mila euro – alla vigilanza, sempre antincendi, svolta nei tanti eventi di cui è ricca la provincia (126) ma anche nei teatri (260).

La Festa di Santa Barbara è anche l’occasione per la consegna delle benemerenze al personale. Il diploma di lodevole servizio va a Fabio Arzilli, Roberto Cancelli, Pierpaolo Fè, Antonio Giubbi, Maurizio Livi, Marco Mariani, Daniele Mozzini, Massimo Cencini, Flavio De Bellis, Giancarlo Governi, Paolo Ferrari e Fabrizio Nidiaci. Ci saranno poi le croci di anzianità e gli elogi per i pompieri che si sono distinti con la loro azione.