REDAZIONE SIENA

Tampone per 9 mesi nel naso: il pm chiede la condanna di 5 medici

L’avvocato di parte civile ha parlato di "errore inescusabile". Provvisionale di 35mila euro. Sentenza a metà luglio

"Ho trascorso nove mesi d’inferno. Da una narice gocciolava ’roba’ verde, maleodorante. Avevo ridotto le occasioni sociali, mi lasciò anche la ragazza dell’epoca". Così aveva raccontato la sua odissea un 44enne residente a Livorno, assistito dall’avvocato Maria Concetta Gugliotta di Pisa. Tutto sarebbe dipeso dal tampone che gli era stato lasciato nel naso alle Scotte, a seguito di un incidente avvenuto nel 2016. Nei guai per questo motivo sono finiti cinque medici che a vario titolo si erano occupati del suo caso. Il pubblico ministero ieri ha chiesto per tutti la condanna a due mesi, poi ha parlato a lungo l’avvocato della parte civile che ha parlato di "errore inescusabile che configura negligenza ed imperizia". Perché soltanto dopo 271 giorni, quando invece un tampone andrebbe tenuto al massimo 5, un otorinolaringoiatra di Livorno, appena vide la tac, lo fece sedere togliendoli appunto dalla narice il tampone che gli aveva causato così tanti disagi e problemi, come emerso anche dalle testimonianze della psicologa che l’aveva seguito. La parte civile ha chiesto che venga liquidata una provvisionale di 35mila euro.

Hanno poi parlato due difensori dei medici, gli altri lo faranno nella prossima udienza quando arriverà anche la sentenza sulla delicata vicenda.

La.Valde.