Sul Monte inizia la ’cura Lovaglio’ "Questa banca tornerà a splendere"

Incorporate Capital Services, Leasing&Factoring, Consorzio Operativo. 3.500 esodi entro novembre "Il peso dei costi scenderà al 60%, utili lordi da 705 milioni tra due anni, aumento di capitale da 2,5 miliardi"

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di Pino Di Blasio

"Il 7 febbraio sono entrato per la prima volta in questa Rocca e mi sono emozionato. Qui si respira la cultura di fare banca, la si sente anche dalle pietre. 550 anni di storia contano tantissimo, anche nell’attaccamento al territorio. Vorrei che il Monte dei Paschi tornasse a splendere come merita". Dopo più di 4 ore di numeri, slides, bilanci, proiezioni sugli utili, sugli esodi incentivati e sull’aumento di capitale, l’ad di Banca Mps Luigi Lovaglio, dà voce ai sentimenti e pigia sul tasso della senesità del Monte, salendo nell’indice di gradimento. "Aver scelto di presentare il piano industriale a Siena, nella sede storica - chiosa Lovaglio - è la più chiara dimostrazione di cosa significano i rapporti con il territorio".

Chiusa la parentesi affettiva, c’è da riassumere le 56 slides del piano industriale e le strategie dettate dall’ad, che davanti agli analisti si è presentato assieme al Cfo Andrea Maffezzoni e al capo del risk management Leonardo Bellucci. ’Una banca commerciale chiara e semplice’ è il claim del piano Lovaglio, approvato dal cda l’altra sera. Corredato anche da passi concreti. Come l’incorporazione approvata ieri in Banca Mps di Mps Capital Services, Leasing & Factoring e Consorzio Operativo "che si traducono in risparmi di consigli d’amministrazione - fa notare l’ad - di sindaci e di attività e in un efficientamento maggiore. Solo Widiba, la banca on line, avrà uno sviluppo stand alone. Deve essere indipendente per raggiungere gli obiettivi ambiziosi fissati". Altra mossa concreta, lo spacchettamento della direzione commerciale in tre figure: Pasquale Marchese dirigerà il retail, il credito al consumo e il risparmio gestito, Maurizio Bai guiderà Imprese e Private banking, Emanuele Scarnati sarà il direttore del Large Corporate e dell’Investment Banking.

Passando ai capitoli più importanti, l’ad Lovaglio ha confermato che "il piano di uscite volontarie prevede l’esodo di 4.000 dipendenti, 3.500 dei quali potranno usufruire del fondo di solidarietà entro fine novembre. Le uscite genereranno risparmi per 270 milioni di euro a partire dal 2023 e la riduzione del rapporto costincome dall’attuale 71% al 60% nel 2024 e al 57% nel 2026. Naturalmente apriremo un tavolo con le organizzazioni sindacali, con le quali abbiamo ottimi rapporti perché hanno a cuore il futuro dei dipendenti".

La parte più spinosa, quella degli esodi, viene addolcita dalle stime sul ritorno all’utile.

"Nel 2024 registreremo un utile ante imposte di 705 milioni di euro, che saliranno a 909 milioni nel 2026. I ratios patrimoniali saliranno al 14,2% nel 2024 e al 15,4 nel 2026, Banca Mps sarà in grado di generare capitale e non dovrà chiedere più soldi ad altri".

A proposito di capitale, Luigi Lovaglio ha ribadito diverse volte le tappe del prossimo aumento: "Le trattative tra il Governo italiano e le autorità europee sono in fase avanzata, siamo fiduciosi dell’esito. A settembre ci sarà l’assemblea dei soci sull’aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro, che sarà completato nel quarto trimestre. Quando tra qualche mese faremo vedere i primi risultati del piano, tanti investitori saranno interessati alla banca. Che non deve essere rilanciata o risanata, ma tornare ad essere banca commerciale, liberandosi dalla polvere e dalle zavorre che l’hanno condizionata in questi anni".

L’ad ha una risposta pronta su tutto: sui rischi legali, che si sono notevolmente ridotti dopo le recenti sentenze, "anche se manterremo un profilo prudenziale sugli accantonamenti". Sul futuro di Widiba, banca on line che punterà a 17 miliardi di euro di asset; sul potenziamento della bancaassurance con Axa, del credito al consumo con Compass e del risparmio gestito con Anima. Ogni fabbrica di prodotto dovrà dare il suo contributo per raggiungere gli obiettivi di piano. "Se riusciamo a far esprimere il valore di questa banca - conclude Lovaglio - ci potremo sedere al tavolo per un’aggregazione con pari dignità".