; DI MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Stosa raddoppia lo stabilimento

L’azienda di cucine dell’Amiata amplierà di 27mila metri quadrati l’area produttiva. Previste nuove assunzioni

PIANCASTAGNAIO

di Massimo Cherubini

Un grande progetto per centrare tre obiettivi: ampliamento dello stabilimento, crescita occupazionale, recupero ambientale della zona industriale. La Stosa di Piancastagnaio, marchio di cucine componibili noto in tutto il mondo, intende ampliare il suo stabilimento, nella zona industriale della Val di Paglia nel comune di Radicofani. Ben 27mila metri quadri di area coperta da realizzare, nell’arco di cinque anni, in due lotti nell’arco. Ciò consentirà anche il recupero di una buona parte, quasi un chilometro, di area industriale dove sono state realizzate, per la riconversione industriale delle miniere di mercurio, aziende (Amiagel, Rhibo, Montecchi) che hanno avuto vita breve. E oggi quelle strutture, quelle aree, devono essere recuperate. Così la Stosa, creata grazie alla capacità e all’acume industriale di Maurizio Sani, che ne è sempre il presidente e punto di riferimento, ha progettato un ulteriore salto di qualità. Si amplia lo stabilimento, si prevede un ulteriore aumento della forza lavoro. Aumenta, com’è aumentata da maggio ad oggi, la produzione e la vendita di un prodotto di fama internazionale. Ciò, in un periodo di grande crisi occupazionale, non ha fermato Stosa che ha assunto trenta nuovi dipendenti. Che fanno salire a 257 il numero degli occupati diretti con una produzione di 150 cucine al giorno. Azienda in crescita superando le difficoltà del lockdoun, della crisi e.... dei collegamenti. La Stosa ha dovuto sopportare le ripetute chiusure della Cassia. E questo ha significato aumento dei costi difficoltà per rispettare i tempi delle consegne. Ma la crescita è andata avanti anche grazie ad un tempestivo adeguamento ai processi telematici. Quelli che consentono di poter progettare da casa la propria cucina. Anche se, come sottolinea David Sani, direttore commerciale per l’Italia- "il contatto con i punti vendita (Stosa ne conta più di mille) resta sempre fondamentali". Dalla vita vissuta ai progetti futuri. Aver superato assai bene un anno di pandemia si traduce in una nuova, importante, scommessa: realizzare il progetto che significa sviluppo. Per tutti compreso l’occupazione che, nei paesi dell’Amiata, si aggrava di giorno in giorno. La "Stosa" c’è ed è una garanzia, oltre alle assunzioni per il turnover, anche per tanti giovani in cerca di un posto di lavoro.