Morto travolto da auto contromano, il dolore della madre: "Manca il suo sorriso"

Siena, l’addio al giovane Stefano Sanna. Il dolore di un'intera comunità

Stefano Sanna

Stefano Sanna

Siena, 20 settembre 2022 - Dolore immenso. Quella fitta che stringe il cuore e fa stare male. Chissà mai se il tempo riuscirà a lenire la perdita di quel figlio che in azienda lavorava anche 18 ore, quando serviva. Pieno di energia, con la grande passione delle macchine. Affettuoso.

Si chiamava Stefano Sanna. E' lui la vittima del tremendo incidente in cui è rimasto coinvolto. Contro di lui è finita un'auto che andava contromano sull'Autopalio. 

"Mi mancano le sue coccole, il suo sorriso, il suo comprendere gli altri già da uno sguardo", riesce a sussurrare Sara Moscadelli con gli occhi gonfi di lacrime. Legge e rilegge quelle parole che il suo Stefano il 20 luglio scorso scriveva su facebook imprigionandole per sempre nel cuore: "Grande non è chi raggiunge mille traguardi ma chi nel proseguire il cammino della vita impara a superare gli ostacoli".

Sono rimasti profondamente colpiti i tanti, fra amici, parenti e semplici conoscenti della famiglia Sanna, che dalla tarda mattinata di ieri hanno voluto salutare il 28enne all’obitorio delle Scotte. Il suo chiodo di pelle scuro, i jeans, un cappellino con lo stemma della Sardegna, terra che portava nel dna. Ai piedi un trattore giocattolo verde, proprio come quello che guidava in azienda, alla Magione, con la scritta a pennarello ’Ciao Ste’. C’era chi aveva portato i fiori, anche se la famiglia preferisce donazioni che verranno portate ad un negoziante che così, ogni tre giorni, metterà mazzi freschi alla tomba di Stefano.

Riposerà per sempre nel cimitero di campagna di Lornano. I suoi cari, affacciandosi alla finestra, potranno in tal modo salutarlo ogni volta, come se lui fosse sempre con loro. A guidare l’Ape impennando, oppure il trattore nei campi, ad occuparsi degli animali dell’allevamento. L’ultimo saluto a cui parteciperanno in tantissimi sarà oggi alle 15,30 nella parrocchia delle Badesse, la chiesa di San Bernardino da Siena, in via della Resistenza.

"Un’altra vita spezzata ingiustamente". E ancora: "Non si può morire così". "Vicini alla famiglia, ci manchi tanto". Sui social dal momento in cui la notizia della morte dell’allevatore è circolata è stato un fiume di commenti e di ricordi, di affetto. Ma anche tantissima rabbia perché il problema della ’moda’ dell’alcol sta in realtà diventando una piaga, soprattutto fra i giovani. Si può anche bere, per carità, l’importante è non mettersi al volante. Forse servirebbe un giro di vite.

La.Valde.