Contromano uccide Stefano Sanna, l'arrestato aveva un tasso alcolemico 7 volte superiore

La tragedia ieri alle 1 prima dell’uscita per Badesse, in direzione Firenze. Stefano Sanna stava rientrando a casa dopo una cena. La Stradale sta ricostruendo la dinamica: l’Audi A5 condotta dal romeno ora piantonato alle Scotte avrebbe preso anche un camion

L'Audi su cui viaggiava Stefano Sanna, nel riquadro (foto Di Pietro)

L'Audi su cui viaggiava Stefano Sanna, nel riquadro (foto Di Pietro)

Siena, 19 settembre 2022 - "Io sono Stefano, la vita mi ha sfidato ma questo non mi fermerà. Ogni volta che cado cerco di trovare un modo per rialzarmi. Sono un sopravvissuto e continuerò a combattere. Anche se mi sono fatto male troppe volte prima sono diventato molto più forte". Una frase in cui Stefano Sanna si riconosceva. "La verità", aveva scritto infatti pubblicandola nel febbraio scorso sul suo profilo Facebook. Ma l’ultima sfida è stata troppo grande. Quella contro la morte che aveva le sembianze di una macchina lanciata a forte velocità, contromano sull’Autopalio. L’ha centrato poco prima dell’uscita per Badesse, senza lasciare scampo al giovane allevatore di Monteriggioni. Morto sul colpo. Ha spento per sempre quella luce da bravo ragazzo che brillava nei suoi occhi. E ha riempito di lacrime quelli di mamma Sara Moscadelli, della ragazza lasciata poco prima dell’incidente e dei tanti amici che apprezzavano quel giovane grande lavoratore. "La sua vitalità è impressa nei nostri cuori. Le parole le porta via il vento ma il suo sorriso no", scrive un’amica della famiglia. "I figli sono il dono prezioso di ieri, l’orgoglio di oggi, la gioia del domani e l’amore per sempre": un messaggio condiviso dalla madre di Stefano solo un giorno fa. Avrà tanto bisogno di calore e sostegno per convivere con la scomparsa del suo ragazzo.

Guidava correttamente, Stefano, 28 anni compiuti l’11 luglio. Era nella corsia giusta, lui. Al volante della sua Audi3 nuova fiammante a cui aveva dedicato un post. La trattava come una regina, l’aveva comprata facendo tanti sacrifici. Affiancava la madre nell’azienda zootecnica con caseificio di famiglia, una delle più note e conosciute della provincia, che si trova in località La Magione. Lo vedevi sul trattore o insieme alle pecore, con in braccio un agnellino oppure a sistemare le macchine agricole. Non stava mai fermo, uno che si rimboccava le maniche. Ma che alla sua età voleva anche divertirsi. Sabato sera era andato a cena con la sua ragazza, il cugino e un’altra giovane. Non tirava tardi, però, al mattino doveva alzarsi presto. Lasciata a casa la fidanzata, poco prima delle 1, aveva imboccato l’Autopalio in direzione Firenze per tornare alla Magione. Doveva uscire a Badesse ma al chilometro 2, tra Siena Nord e appunto quest’ultima, lo schianto fatale. Gli uomini della Stradale di Siena stanno ricostruendo l’accaduto. Dovranno verificare se, come sembra da un primo esame, davanti a Sanna viaggiava un mezzo pesante spagnolo. Che ha visto venire incontro l’Audi 5 condotta da un rumeno di 30 anni, ha cercato di schivarla evitando parzialmente l’impatto mentre è stato frontale con la vettura del giovane allevatore che seguiva. L’urto è stato così forte da farla schizzare sul greppo lungo la carreggiata buttando giù una pianta. La vettura del romeno è invece rimasta di traverso sulla corsia. I vigili del fuoco hanno estratto Stefano Sanna dall’abitacolo, il 118 ha provato a rianimarlo ma non c’era ormai nulla da fare. Trasportato invece alle Scotte il 30enne che andava contromano, anche lui tirato fuori dalle lamiere dai pompieri. E’ ricoverato con fratture ma non corre pericolo di vita. Trovato positivo all'alcoltest con valori sette volte oltre il limite consentito, nel pomeriggio di ieri è stato arrestato e viene piantonato in ospedale dalla polizia. Oggi probabilmente la convalida si svolgerà al policlinico.

La Stradale è rimasta fino all’alba in quella manciata di metri segnata dal sangue, mentre la notizia che la vita di Stefano si era spezzata rimbalzava sui social e riempiva i cellulari degli amici più cari. Ad avvertire la famiglia nel cuore della notte sono stati i carabinieri. E già ieri nella prima mattinata decine di persone hanno raggiunto l’azienda agricola per stare vicini alla madre e al padre dell’allevatore. Oltre al dolore, tanta la rabbia per una tragedia che sarebbe potuta accadere a chiunque, su una delle arterie più trafficate della provincia. E ora s’invocavano rimedi per evitare episodi che si verificano sempre più di frequente. Anche nella Siena-Bettolle sono state segnalate più volte macchine contromano nel tratto tra Rapolano e Casetta.