Stalking al vicino, maltratta la moglie per 20 anni

Arrestato un 44enne di Montepulciano. Era geloso della donna: guai se parlava con altri. Soprusi anche nei confronti del figlio

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di Laura Valdesi

MONTEPULCIANO

Era già in carcere a Santo Spirito per i suoi eccessi. E in cella l’ha raggiunto il 16 settembre scorso una nuova misura cautelare. Da scontare sempre dietro le sbarre. Questa volta per aver maltrattato la famiglia, compreso uno dei figli ancora minorenne. La ’cifra’ del suo comportamento nei confronti delle persone che avrebbero dovuto essergli più care era fatta di umiliazioni e violenza. Di minacce e sopraffazioni. Anche verso la moglie di cui era particolarmente geloso per cui gli impediva di avere relazioni sociali. Non poteva parlare con nessuno. Un vero inferno.

L’uomo, un 44enne già noto alle forze dell’ordine della Valdichiana perché abita alla stazione di Montepulciano, è stato interrogato ieri in carcere dal gip Chiara Minerva alla presenza del suo avvocato Alessandro Cassigoli. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere, preferendo ricostruire al giudice la sua verità che non può prescindere da un’infanzia in strada e senza riferimenti trascorsa in Campania. Per adesso, comunque, resta a Santo Spirito. Non sono state chieste misure alternative che il suo legale si è riservato di avanzare magari più avanti.

Una vicenda complessa quella che sta dietro l’arresto del 44enne campano che vive da una vita nel comune di Montepulciano. Finito nei guai per aver fatto stalking, questa l’accusa, al vicino di casa. Avrebbe addirittura dato fuoco al suo garage, unitamente a minacce e ad un comportamento che creava paura e disagio. Di qui l’obbligo di dimora emesso dal gip Jacopo Rocchi nei suoi confronti. Si era trasferito in Campania ma non era riuscito a rispettarlo, facendosi rivedere in Valdichiana. Allora l’aggravamento della misura da parte del giudice. Quando il 17 agosto scorso si era recato in caserma per la notifica per tutta risposta aveva danneggiato due macchine dell’Arma che erano posteggiate all’esterno. Quindi era finito dentro per questo e per resistenza a pubblico ufficiale. E qui, come detto, è stato raggiunto dall’arresto per maltrattamenti in famiglia.

Andavano avanti da oltre venti anni, senza che la moglie e i suoi cari avessero trovato il coraggio di ribellarsi alle angherie. Quella non era più vita. Tuttavia per il timore di ritorsioni nei suoi confronti e anche dei figli la donna aveva sempre evitato di rivolgersi all’ospedale per farsi curare, denunciando di fatto i soprusi e le violenze psicologiche. Grazie alla sensibilità e al tatto dei carabinieri della compagnia di Montepulciano è riuscita ad aprire il suo cuore fino ad allora blindato. Denunciando dunque gli anni di violenze. Visto il comportamento dell’uomo, lei e i 4 figli sulle prime sono stati portati in una struttura protetta grazie anche alla collaborazione dei servizi sociali che hanno ovattato un momento difficile da cui sperano si schiuda una nuova vita. Dopo 20 lunghi anni di maltrattamenti sia la donna che i figli se lo meritano.