Stalking. Con un'ascia distrugge la vetrina del negozio dove lavora la sua ex

E' successo a Poggibonsi. L'uomo (45 anni) non riusciva ad accettare la separazione. E' successo a Poggibonsi

Uno stalker (foto di archivio)

Uno stalker (foto di archivio)

Siena, 7 novembre 2019 - Caso di stalking a Poggibonsi.  I poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Poggibonsi hanno eseguito ieri la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione, con qualsiasi mezzo, con la vittima e i figli, emesso dal GIP presso il Tribunale di Siena nei confronti di un italiano di 45 anni. Dalle indagini svolte dalla Polizia è emerso un quadro familiare agghiacciante.

Dopo le ripetute violenze subite la donna aveva deciso di lasciare il marito per stabilirsi in un'altra abitazione con i piccoli, cercando di liberarsi dallo stato di pericolo cui era continuamente sottoposta. Purtroppo l'incubo non era finito dato che lui, non accettando la separazione, continuava a perseguitarla con messaggi, chiamate e incursioni sul luogo di lavoro, una piccola attività commerciale che la vittima, 36enne italiana residente a Poggibonsi, aveva aperto per conquistarsi una indipendenza economica.

In una circostanza si era addirittura presentato al negozio brandendo un'ascia, con cui aveva danneggiato una grata di protezione della vetrina, che solamente il pronto intervento di un congiunto di lei, aveva impedito potesse essere portato a conseguenze ancora più estreme. La donna aveva anche cercato di convincerlo a desistere, ma senza esito.

Dopo un breve periodo di calma apparente, l'uomo riprendeva, infatti, con le minacce ed i comportamenti sempre più aggressivi, tanto da costringerla a modificare le sue abitudini di vita, procurandole uno stato di persistente timore. L'epilogo è stato raggiunto circa venti giorni fa quando l'uomo, telefonicamente, ha minacciato di raggiungere lei e i figli dicendole presso la loro abitazione per farsi esplodere. Nella circostanza è intervenuta subito una pattuglia del Commissariato di Poggibonsi che ha constatato lo stato di terrore della donna, adoperandosi per garantirne l'incolumità. Immediatamente è stata raccolta la denuncia della vittima ed attivata la procedura prevista dal cosiddetto ''Codice Rosso''.

Le indagini successive, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena e condotte poliziotti, hanno consentito di ricostruire il quadro delle violenze subite, già perduranti dal passato, che si erano aggravate negli ultimi mesi segnando una significativa escalation che andava assolutamente interrotta. A seguito dei riscontri investigativi e degli elementi gravemente indiziari e probanti raccolti, il GIP ha quindi emesso il provvedimento, subito eseguito dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato che ha fermato l'uomo in un comune limitrofo. Ora dovrà osservare scrupolosamente le prescrizioni imposte dalla misura cautelare per non aggravare ulteriormente la sua posizione.