Sienambiente, varato il bilancio e nomine rinviate

L’assemblea dei soci approva i conti con un milione di euro di utili. 48 milioni da investire

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L’assemblea dei soci di Sienambiente ha approvato il bilancio 2021, chiuso con un utile di 1.093.589 milioni e un margine operativo di circa 7 milioni di euro. Tra gli elementi più significativi, la sostanziale stabilità dell’indebitamento. Approvato anche il Piano industriale 2021-2026 che prevede un investimento di 48 milioni di euro, in parte finanziabili grazie ai fondi del PNRR, per la realizzazione di progetti finalizzati all’incremento del riciclo e della transizione ecologica. Via libera anche al nuovo impianto di riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita dai quali è possibile estrarre materiali molto richiesti dal mercato delle materie prime come il silicio, l’alluminio, il vetro e la plastica. A sostegno del Piano di sviluppo è stato già ottenuto un finanziamento da Banca Mps. L‘operazione, con ammortamento in 12 anni, è assistita dalla garanzia green di SACE.

"Un importante piano di investimenti – ha dichiarato Alessandro Fabbrini, presidente di Sienambiente – e interventi strutturali coerenti con gli obiettivi europei sull’economia circolare in grado garantire importanti benefici ambientali e produttivi riducendo, allo stesso tempo, i conferimenti in discarica".

"E’ un bilancio sano che costituisce la base di partenza – le parole dell’ad Alfredo Rosini dopo il cda – per l’inserimento di nuove azioni industriali finalizzate al rafforzamento del servizio e alla riduzione delle tariffe di conferimento negli impianti con possibili effetti positivi sulla tariffa pagata dal cittadino. Un percorso di sviluppo e gestione degli impianti che intendiamo rendere ancor più economicamente sostenibili andando a migliorare anche i processi produttivi".

Sono le reazioni dopo l’approvazione in cda. Perché l’assemblea dei soci di Sienambiente sarà convocata entro fine giugno per decidere il nuovo consiglio d’amministrazione. Sono 5 i membri: due nominati da Iren e privati, con Rosini ad, e 3 dalla parte pubblica. Fabbrini non sarà più presidente, visto che è al vertice di Sei Toscana. Ma i Comuni soci devono ancora trovare l’accordo sul successore.