Siena non è una città per vecchi In calo anche per bambini

Siena non delude nelle classifiche sulla qualità della vita per fasce d'età, ma registra un passo indietro. Ottimi risultati per i bambini, ma deludenti per giovani e anziani. Sondrio, Gorizia e Trento in testa.

Smentendo luoghi comuni, Siena non è un paese per vecchi. A raccontarlo è la classifica ‘Qualità della vita per fasce d’età’ del Sole24Ore, presentata al Festival dell’Economia di Trento, che misura il benessere di bambini, giovani e anziani nei capoluoghi di provincia affidandosi agli Indici generazionali. Le classifiche, che misurano le risposte dei territori alle esigenze specifiche delle fasce generazionali, i servizi a loro rivolti e le condizioni generalizzate di vita e salute, mettono in luce una Siena che resiste nella top 10 delle città italiane solo per la qualità della vita dei bambini, piazzandosi al nono posto. Registrando comunque un passo indietro, dato che nel 2023 Siena era in testa a questa classifica. A trionfare sono Sondrio per quanto riguarda i bambini, Gorizia per i giovani e Trento per gli anziani.

Andando per ordine, i migliori risultati registrati dalla provincia senese sono due: il secondo posto a pari merito con Asti per quanto riguarda il quoziente di nuzialità, dato che mette in luce la resistenza e l’aumento nella presenza di nuclei familiari in provincia, e il secondo posto per quanto riguarda il numero di pediatri professionisti attivi ogni 1000 abitanti tra 0 e 14 anni, dato che mantiene relativamente alta la posizione nel benessere dei bambini, insieme alla buona competenza numerica e alfabetica (14esima e 20esima posizione) e al numero di bambini che hanno usufruito dei servizi comunali (17esima posizione).

Rimangono invece avari di soddisfazione i risultati per la qualità della vita dei giovani (29esima posizione, miglior risultato tra i capoluoghi toscani) e degli anziani (55esima, con Prato, Arezzo, Firenze e Pisa a superare Siena in Toscana). A far ben sperare è la performance del numero di residenti tra i 18 e i 35 anni (18esima posizione), insieme alla disoccupazione giovanile (21esima posizione). Mentre preoccupa l’incidenza sul reddito medio del canone di locazione (92esima posizione). Il 17esimo posto nazionale per la speranza di vita a 65 anni è il miglior dato andando ad osservare gli indicatori sul benessere degli anziani, un flebile sorriso che viene spento dal 97esimo posto per consumo di farmaci per depressione e dal 75esimo per persone sole.

Andrea Talanti