"Movida a Siena, più controlli ma niente steward"

Il vice sindaco Corsi: "Se gli assistenti civici fossero stati un’idea del centrodestra, si sarebbe scatenata la bagarre"

Corsi e Rinaldi

Corsi e Rinaldi

Siena, 26 maggio 2020 - Il caso Salicotto torna alla ribalta della cronaca. E si lega alla ripresa della movida dopo la quarantena che spacca i commenti dei senesi. Condita dall’idea lanciata dal governo degli assistenti civici, già ribattezzati ‘distanziatori sociali’ dai giovanissimi. Ipotesi su cui infuria la polemica a livello nazionale perché per molti rappresenta una sconfitta mandare persone a ricordare di indossare la mascherina e stare ad almeno un metro di distanza. Altri dicono ben venga visto che senza imposizioni regna l’anarchia. "Il bando che dovrà uscire per reclutare le persone sarà pubblicato dalla Protezione civile nazionale – si limita a commentare l’assessore Sara Pugliese che ha tale delega per Siena – . Per ora quindi non siamo stati coinvolti a livello locale". Ha già le idee chiare sugli assistenti civici il vice sindaco Andrea Corsi che si occupa anche della Polizia municipale. Costretto a monitorare movida e zone delicate della città che, allentate le restrizioni, riprendono i vecchi difetti. " Penso che il governo cerchi soluzioni un po’ slegate fra loro – premette scettico Corsi –. Siamo un ente locale, proprio per questo molto vicini al territorio. Metteremo in campo ogni strumento calibrandolo in base appunto alla realtà e alle caratteristiche di Siena della quale intendiamo migliorare la vivibilità. Vediamo comunque i dettagli di questa operazione. Mi chiedo semmai, lasciatemelo dire, se una cosa del genere fosse stata proposta da un governo di centrodestra o da un ministro leghista cosa avrebbero detto gli intellettuali benpensanti di sinistra, compresi quelli senesi".  

Vice sindaco Corsi, partiamo da Salicotto. Non c’è stata una rissa nel vicolo della Fortuna ma si ripropone il tema della vivibilità legata a raduni di ragazzini che bevono troppo. "A prescindere dalla questione contingente del coronavirus, la nostra azione si inserirà nel solco già tracciato dall’amministrazione in questi anni. Vale a dire un controllo capillare della zona che, tengo a precisare, non è degradata. Anzi, alcuni risultati importanti sono già stati ottenuti grazie anche alla capillare videosorveglianza".  

Si reclama una maggiore presenza della Municipale. "Che di controlli ne ha fatti tanti nei mesi scorsi durante le ore in cui venivano segnalati schiamazzi ed episodi legati a comportamenti scorretti. E continuerà a farli, statene certi. Verranno intensificati i passaggi delle pattuglie a piedi non solo nel fine settimana ma anche con operazioni mirate per controlli specifici".  

Pattuglie a piedi: potrebbe essere una chiave di volta. "Sia della Municipale che delle altre forze di polizia. E’ un intervento che chiediamo sempre di più non solo per Salicotto che, ripeto, non è un caso ma anche per altri quartieri della città dove si ravvisa la necessità".  

Si invoca senso di responsabilità ed educazione nei comportamenti del popolo della movida. "La ricetta sarà quella, laddove si riscontrano situazioni che possono essere sanate e che si generano per una semplice noncuranza, di suggerire il distanziamento. E qui è importante la presenza di un agente che invita a sfruttare l’intera dimensione della Piazza. Che è grande, oltre che la più bella del mondo. Utilizziamola tutta per accogliere i senesi che provano a riacquisire il piacere della socialità. Chiaro che se la Municipale vedrà comportamenti inadeguati , come nel caso delle mascherine non portate, si può arrivare alla sanzione. E’ già successo. Fondamentale lo spirito di collaborazione dei cittadini".

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