Laura Valdesi
Cronaca

"Forno crematorio, Comune e scienziati chiedono chiarimenti"

Fra dieci giorni Corsi e Appolloni condivideranno con la professoressa Marchettini un documento da inviare ad Arpat e Regione

Il vice sindaco Andrea Corsi

Il vice sindaco Andrea Corsi

Siena, 8 settembre 2021 - L’inchiesta sulla costruzione del forno crematorio del Laterino non ha ancora compiuto le prime mosse, dopo la presentazione dell’esposto da parte di un cittadino. Si è invece svolto ieri mattina in Comune un incontro programmato da tempo fra due assessori – Andrea Corsi che ha anche la delega ai lavori pubblici più Francesca Appolloni che si occupa della Salute – e la professoressa Nadia Marchettini. Quest’ultima è ordinario di Chimica dell’ambiente e dei beni culturali del Dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente dell’Università. Interessata alla costruzione dell’impianto perché una delle sedi del Dipartimento, com’è noto appena fuori dal Laterino, è molto vicina sia al vecchio forno crematorio che a quello in costruzione.

"Un’occasione preziosa – spiega ad incontro concluso il vice sindaco Corsi – perché la professoressa ci ha illustrato la relazione inviata qualche settimana fa. Un importante momento di confronto, ringrazio lei e i colleghi che si sono interessati della vicenda per aver messo a disposizione le loro competenze scientifiche. È stato deciso, in piena collaborazione, di chiedere chiarimenti all’Arpat e alla Regione Toscana che rilascia le autorizzazioni per l’impianto, facendo presenti eventuali perplessità in seno al progetto. E chiedendo anche controlli puntuali affinché le norme a tutela della salute dei cittadini vengano rispettate. Per tale motivo ci ritroveremo con la professoressa Marchettini fra una decina di giorni per condividere un documento nel quale Comune e scienziati chiedono insieme maggiori dettagli e chiarimenti alla luce degli studi illustrati". Conclude Corsi: "Con l’incontro attuale e con quelli effettuati nei mesi precedenti abbiamo inteso colmare un gap di condivisione e conoscenza da parte dei cittadini ereditato dalla precedente amministrazione". 

Intanto proseguono i lavori per la costruzione del nuovo forno crematorio a seguito di un project financing sul quale ora metteranno gli occhi gli investigatori. A partire dall’iter autorizzativo – recente la concessione dell’Aua (autorizzazione unica ambientale) da parte della Regione – ma anche sulle possibili ricadute a livello ambientale dell’attività del nuovo impianto.La cifra di 1.760 possibili cremazioni all’anno ha preoccupato i residenti nella zona anche se il dato importante da tenere sotto controllo è quello delle emissioni