"Se vuoi essere assunto dovrai pagare"

La Cgil Fp all’attacco delle cooperative di servizi ausiliari: "Ai dipendenti viene proposta la quota associativa. I casi anche a Siena"

Migration

Un’assunzione a tempo indeterminato in ’cambio’ dell’associazione alla cooperativa. Con cifre che possono andare dai 500 ai 3mila euro. È la situazione denunciata dalla Cgil Funzione Pubblica, che vede nel mirino alcune cooperative sociali che si occupano dei servizi ausiliari delle scuole d’infanzia, materne o nidi. I casi riguarderebbero anche coop che gestiscono servizi ausiliari in strutture del Comune di Siena e Montepulciano. A farne le spese, collaboratori scolastici e personale di cucina. Gli stessi che, in alcuni casi, di fronte alla proposta di assunzione a tempo indeterminato si sarebbero anche trovati di fronte la proposta di un’associazione alla cooperativa. Con relativa quota da pagare. L’alternativa? Rischiare, secondo la Cgil, di rinunciare all’assunzione.

"Si tratta – spiegano dalla Fp Cgil – di un fenomeno da sempre collocato sottotraccia, anzi, soffocato da una diffusa omertà, riguardante il personale dipendente delle tante cooperative sociali che operano in queste strutture. A buona parte delle cooperative che operano in questo settore poco importa la professionalità, la serietà e le amorevoli cure che queste lavoratrici esprimono costantemente, dato che al momento dell’assunzione comunicano loro che se vogliono essere assunte a tempo indeterminato devono diventare socie della cooperativa". E qui prenderebbero corpo ansie, dubbi e rabbia da parte di queste lavoratrici. "In primo luogo significa versare la quota sociale, di importo variabile da una cooperativa all’altra con un range che va da 500 a 3mila euro tramite ‘comode rate mensili’ da trattenersi sullo stipendio. Poi, di fronte alle giuste e legittime obiezioni di queste sventurate, fa puntualmente seguito la minaccia di trovare facilmente un’altra persona disponibile ad accettare queste condizioni". "Questa – attaccano ancora dalla Cgil – è la situazione capestro e ricattatoria perpetrata senza troppi riguardi da queste pseudo cooperative che tradiscono puntualmente il nobile spirito mutualistico e di rispetto della forza lavoro che dovrebbe essere alla base dei loro principi. I valori ai quali si ispirano sono evidentemente altri e di sicuro molto meno edificanti, come concorrere slealmente con altre forme imprenditoriali nel momento in cui partecipano alle gare di appalto di questi servizi".

"Proprio ora due cosiddette ‘cooperative’, ambedue con sede legale in provincia di Perugia, si stanno muovendo in queste più che discutibili modalità, – conclude la Fp Cgil- una è impegnata nella gestione dei servizi ausiliari di ben sette strutture, fra materne e nidi, nel Comune di Siena, l’altra è presente da poco in una analoga realtà di Montepulciano. Chissà se oltre alla Cgil chi è impegnato nella singolar tenzone elettorale vorrà farsi carico di queste problematiche denunciandole con altrettanta forza, ma soprattutto agendo per rimuovere alla radice questa ignobile pratica. Restando in fiduciosa attesa, esporremo nel frattempo il caso agli organi ispettivi competenti".