
È il passaggio definitivo per la variante urbanistica che riguarda il policlinico di Santa Maria alle Scotte. Torna in aula il provvedimento con una variazione non sostanziale ma comunque molto importante dell’atto, che riguarda la disponibilità di aree di sosta. In pratica sarà consentito, con l’approvazione della delibera, di realizzare un parcheggio a raso provvisorio nell’area di cantiere, nella zona dove poi sarà costruito quello definitivo da quattrocento posti.
Sarà una boccata d’ossigeno per la sosta dei dipendenti, che dal primo dicembre già potranno usufruire di duecento posti nel multipiano all’Eliporto, opportunità per cui l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha stanziato 182mila euro per un triennio. E ora anche questa nuova area di sosta, da 200-250 posti, sarà realizzata a valle del policlinico, quindi oltre la sbarra, e sarà destinata agli operatori del policlinico.
Un altro intervento urbanistico importante sarà presentato ufficialmente nella giornata di domani. Si tratta della variante che riguarda l’ex caserma dei Vigili del fuoco in viale Cavour, destinata a occupare alcune classi del Monna Agnese. Per dieci anni l’amministrazione provinciale aveva provato a vendere quell’immobile, trasformato prima in residenziale-direzionale, poi solo residenziale, con la previsione di 34 appartamenti.
Ma nessuno si è mostrato interessato all’operazione e così alla fine è stata colta l’occasione di una triangolazione potenzialmente virtuosa che coinvolge anche la sede mai nata della Provincia in viale Sardegna e il poliambulatorio dell’Asl Toscana sud est in Pian d’Ovile.
Con la vendita dell’immobile in viale Sardegna, la Provincia potrà rinunciare al ricavo previsto dala potenziale vendita di viale Cavour e trasformare in scuola l’ex caserma. E in parallelo l’Asl, con il trasloco del poliambulatorio (e altro, come la Casa di comunità) in viale Sardegna, potrà lasciare la struttura in Pian d’Ovile, destinata a residenziale.
Un triplice passaggio che avviene sotto l’egida del Comune, parte attiva per consentire le necessarie modifiche urbanistiche ma anche per gestire le conseguenze sulla mobilità e la sosta che deriveranno da questi interventi in programma nei prossimi anni.