REDAZIONE SIENA

Sciopero, Siena si ferma: "Massiccia adesione degli operai di Beko e Gsk"

Partiti ieri per la manifestazione a Firenze 18 pullman di lavoratori iscritti alla Cgil. Intanto oggi è atteso davanti allo stabilimento di viale Toselli Carlo Calenda. Interrogazione al ministro Urso. Il sindaco Fabio: "Agire in modo congiunto".

Gli striscioni delle vertenze riguardanti Beko Europe e Gsk a Siena

Gli striscioni delle vertenze riguardanti Beko Europe e Gsk a Siena

Una partecipazione straordinaria alla manifestazione di Firenze in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil nella giornata di ieri. Oltre mille persone tra lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati della provincia di Siena hanno riempito 18 pullman e numerose macchine per raggiungere il capoluogo regionale. Notevole la presenza delle maestranze di Beko e Gsk.

Sulla base dei primi dati pervenuti dalle categorie della Cgil senese, si sono fermate intere aziende tra cui Ctc, Sodexo ed Engie appalti Gsk, Sigerico appalto Santa Maria della Scala, Tenute Teruzzi. Alte adesioni, tra le altre, nelle realtà produttive di: Galenica, Imer, Trigano e Pramac; Bruni costruzioni, Lodovichi, Travertini italiani; Telco soluzioni digitali; Floramiata; Lidl; Sei Toscana; Cm pali somministrati.

"Tutti mobilitati per la modifica della legge di bilancio che penalizza e impoverisce lavoratori e pensionati – spiega il sindacato –. Uno sciopero contro l’iniquità sociale di una manovra che non combatte l’evasione fiscale e tassa chi ha meno per dare a chi ha di più e sacrifica la sanità. Uno sciopero contro le politiche del Governo che con il ‘collegato lavoro’ e le modifiche del codice degli appalti avalla un modo di fare impresa che in nome del profitto straccia diritti e dignità del lavoro: Avicoop, Beko e Gsk ne sono la rappresentazione". E infine: "La mobilitazione è una straordinaria prova di democrazia – conclude la Cgil di Siena – che si contrappone a chi, in modo autoritario, pensa di cancellare le libertà individuali e collettive di dissentire, a partire dalla negazione del diritto di sciopero e di manifestazione".

Intanto oggi è atteso l’arrivo davanti allo stabilimento Beko di Siena del leader di Azione, Carlo Calenda, che incontrerà i lavoratori in presidio annunciando loro i contenuti dell’interrogazione presentata al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso: "Il Governo ha veramente esercitato il Golden power per mettere alle strette Beko e impedire così la chiusura degli stabilimenti italiani di Siena e Comunanza nelle Marche e il conseguente licenziamento di 2.000 dipendenti?", è l’interrogativo contenuto nell’atto. Azione rileva inoltre che la relazione sul Golden power presentata in Parlamento nel 2023 rispetto al caso di Beko non faceva "alcun riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità produttiva dei quattro stabilimenti italiani". Per questo Azione chiede di sapere dal ministro Urso "se il ministero abbia iniziato un procedimento di contestazione dell’inadempimento della prescrizione che, in base alla normativa sul Golden power, può portare a una sanzione pecuniaria pari al doppio del valore dell’operazione e non inferiore all’1% del fatturato". Interrogazione anche del senatore Udc Antonio De Poli.

E il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la presidente Agnese Carletti a esprimere vicinanza ai lavoratori di Beko e a partecipare con i sindaci del territorio ai tavoli di confronto e alle iniziative di mobilitazionea livello locale e nazionale. Approvata una mozione su Beko anche dal Consiglio comunale di Castelnuovo Berardenga. Sulle crisi industriali del territorio è intervenuto il sindaco Nicoletta Fabio: "La contemporaneità e il tempismo infelice della notizia di Gsk ha creato confusione e forse eccessivo allarmismo. La preoccupazione c’è con Pay Care, AviCoop e le mancate assunzioni di EsseLunga: c’è un’emergenza lavorativa evidente". E infine: "Il Comune nom ha gli strumenti per intervenire in modo immediato ed efficace, sono problemi che vengono da lontano. Serve un’azione congiunta".

C.B.