
Il direttore Pujia: "Due sofferenze diverse, unite in un momento di allegria"
Giovedì pomeriggio nella casa circondariale di Siena, grazie ad un permesso speciale del Ministero di Grazie e Giustizia, è andato in scena lo spettacolo Santo Spirito scio, realizzato dai detenuti e offerto come omaggio e segno di attenzione a tutti i lavoratori della Beko, che erano presenti nel salone dell’istituto di detenzione di Siena.
Hanno assistito allo spettacolo il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, il dottor Graziano Pujia, direttore della casa circondariale di Siena e don Carmelo Lo Cicero, cappellano della casa circondariale.
"La speranza non delude mai – ha detto il cardinale Augusto Paolo Lojudice – e lo spettacolo messo in scena oggi dimostra che non bisogna mai arrendersi, anche quando pensiamo di non avere alternative. Oggi è andata in scena la vera solidarietà di chi, anche se recluso, ha voluto inviare un segnale forte di vicinanza e sostegno a chi sta lottando per il proprio lavoro. E’ questo un segno vero e profondo del Giubileo che stiamo vivendo".
"Si sono incontrate due sofferenze diverse – ha aggiunto il dottor Graziano Pujia, direttore di Santo Spirito – quella della perdita del lavoro e quella della libertà, ma unite, oggi, attraverso un momento di allegria e comunanza fatta di arte, teatro, poesia e fratellanza con la speranza in un domani diverso".
Infine don Lo Cicero, vicino ai detenuti nella loro quotidianità: "E’ stata un’emozione forte – ha detto al termine dello spettacolo – vedere i miei ragazzi sul palco così coinvolti, motivati e in lotta pacifica per tutelare il posto di lavoro di tanti uomini e donne della Beko. Lo hanno fatto attraverso la musica in uno spettacolo unico , dico io al mondo, fatto dai detenuti per i lavoratori in un vero proprio slancio di solidarietà e fraternità e per questo voglio ringraziare tutti loro, ma anche la direzione della casa circondariale e la polizia penitenziaria".