Proseguono i passaggi organizzativi per la nuova gestione del Santa Maria della Scala, tra affidamenti alla neonata Fondazione e definizione dei dettagli operativi della presa in carico da parte di Sigerico dell’operatività quotidiana dell’Antico Spedale. La società partecipata al cento per cento dal Comune ha ricevuto l’affidamento diretto dei servizi al pubblico, passaggio che comporta un impegno di spesa di 837.530 euro da parte dell’amministrazione comunale, relativamente al 2022.
Trattandosi di un percorso del tutto nuovo, è già stato previsto che entro il 15 gennaio del prossimo anno sia effettuata una verifica per valutare eventuali modifiche.
I servizi che rientrano nell’affidamento riguardano biglietteria, sorveglianza, portineria, pulizia locali, servizi didattici, servizi bibliotecari, gestione dell’ostello, caffetteria, informazione turistica.
Un cambio radicale di rotta rispetto al passato, quando era Opera Laboratori a versare un canone annuo, ma incassando (per esempio) una cifra preponderante della bigliettazione che ora viene versata interamente nelle casse di Palazzo pubblico. La determina è stata definita dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale dello schema di contratto di servizio.
Sulla determina ha polemizzato l’ex sindaco Bruno Valentini, consigliere Pd: "A Siena il mondo va alla rovescia. Fino a ieri la società che gestiva i servizi museali del Santa Maria della Scala si era caricata di circa 800mila euro di costi (organizzazione di mostre compresa) alleggerendo il bilancio comunale. Oggi, al contrario, sarà il Comune a dover versare 800mila euro a Sigerico per sostenere i costi ordinari di gestione. E questo spreco mette in discussione la stessa legittimità dell’affidamento diretto del servizio alla società controllata Sigerico".
Per Valentini questo andrebbe contro il principio della "convenienza economica" per la pubblica amministrazione.
O.P.