La ‘Capannuccia’, il presepe, con la borracina dal profumo del bosco dei tipici personaggi di cartapesta e il cielo stellato avevano quel sapore di festa, affetto e devozione nelle case della San Gimignano dell’altro ieri. Questo scenografico ricordo lo ha riportato in luce e rimesso in piedi con tutto il suo folklore il giovane parroco e proposto don Gianni Lanini riportato in luce alla comunità delle torri in questo Natale con un personalizzato presepe (nella foto) disteso nella saletta parrocchiale in piazza Pecori. Aperta tutti i giorni. Il giovane sacerdote, già cappellano, e nominato dall’Arcivescovo il Cardinale Giovanni Paolo Lojudice alla guida delle "anime" di San Gimignano si è rimboccato le maniche come nel suo stile e rimontato pezzo su pezzo lo storico presepe portato in eredità dentro le mura. Con pazienza certosina ha rispolverato, uno per uno gli attori del presepio e disteso ognuno al suo posto oltre 700 statuine come da studiato e personale progetto. "Purtroppo, ha spiegato sconsolato don Gianni, altri 600 personaggi sono rimasti imballati nelle scatole. Sarà per il prossimo Natale. In luogo più spazioso". Le settecento vecchie statuine con alcuni spezzoni di vita quotidiana animata sono spante nella vallata di "anime" nel suggestivo paesaggio avvolto nella scenografica grotta illuminata con speciali effetti di luce dal pieno giorno alla notte stellata. Un presepe, la capannuccia di don Gianni, il proposto, da applausi.
Romano Francardelli