Operai-acrobati curano le mura di San Gimignano

Al via l’avvolgimento dei tronconi con reti metalliche

I vigili del fuoco sono stati i primi a intervenire dopo il crollo della mura di San Gimignano

I vigili del fuoco sono stati i primi a intervenire dopo il crollo della mura di San Gimignano

San Gimignano (Siena), 30 aprile 2018 - San Gimignano  cura le sue ferite. Sono partiti i lavori alle antiche mura, che lo scorso 3 aprile erano in parte crollate. A intervenire sul posto, una ditta di edilizia acrobatica con rocciatori specializzati, che dopo la messa in sicurezza dell’area hanno iniziato ad avvolgere con una rete metallica i due tronconi rimasti in piedi. «Parliamo di un tratto lungo una quindicina di metri – spiega il sindaco Giacomo Bassi, che sta seguendo gli interventi in prima persona –. Grazie al fatto che la Regione Toscana ha proclamato lo stato d’emergenza, siamo riusciti a operare con le regole della somma urgenza. La Soprintendenza ha individuato una ditta specializzata per la messa in sicurezza della zona a Porta Pisana. Diciamo quindi che l’inizio dei lavori di recupero è avvenuto poche ore dopo il crollo».

Per la cantierizzazione sono state necessarie invece alcune settimane: «La zona dove agire risulta piuttosto impervia e quindi difficile da raggiungere con i mezzi di intervento – sottolinea il primo cittadino – inoltre il maltempo ci ha condizionato non poco, causando un ritardo nelle operazioni». I lavori sono stati affidati alla Ditta Pelucca srl, gestiti dalla Soprintendenza di Siena e dal Comune e finanziati con un contributo ministeriale di 300mila euro. «Ora il cantiere ha assunto la giusta fisionomia per passare alla fase realizzativa – continua Bassi –. Dopo la rimozione delle macerie, la ripulitura dell’area e la messa in sicurezza dei tronconi di mura nei due tratti rimasti in piedi dopo il crollo, entreranno in azione ingegneri e progettisti del Genio Civile per redigere il progetto di recupero vero e proprio, che verrà finanziato dal Comune e dalla Regione». Intanto si stanno eseguendo indagini geologiche in profondità. Contemporaneamente, si stanno recuperando i materiali originali caduti dalle mura, che verranno riutilizzati per il paramento e la ricomposizione delle antiche vestigia della città.

«L’ambizione di tutti è anche quella di voler realizzare un ripristino a tempo di record per poi dare corso al progetto più ampio, in fase di appalto per oltre 1.100.000 euro, di consolidamento dei restanti tratti di mura e di allestimento in sicurezza della camminata paesaggistica – conclude il sindaco Bassi – che prima del crollo aveva già previsto un bando da pubblicare a giugno per la ricomposizione del fronte murario e della passeggiata ai piedi della mura proprio con l’obiettivo di tutelare il bene storico di San Gimignano».