
Che c’è feeling, fra il capitano del Drago Jacopo Gotti e Tempesta, "non l’abbiamo mai nascosto. E’ una chiacchiera abbastanza nota", ammette sorridendo il fantino. Primo Gotti ad arrivare alla clinica del Ceppo, prima Lauretta mia ad essere visitata dai veterinari guidati da Stefano Calbucci. "Sono venuto per Andrea – scherza il capitano di Camporegio – ma anche perché occorre arrivare primi sempre". Dunque tutti i passaggi cardine di Provenzano vedranno spuntare la figura di Gotti avanti agli altri? "In occasione delle previsite – ribatte sorridendo -, c’è voglia di ripartire".
Un Palio complicato e anche intrigante: via tutti i cavalli che erano un riferimento, almeno per ora.
"Dieci ci saranno per forza".
Però si va delineando un lotto di altrettanti punti interrogativi. Cavalli tutti da scoprire.
"Che si risolvono nei quattro giorni, vedendo chi si adatta e chi, lavorando, può migliorare. Ci sarà comunque sempre una scaletta con un primo e un ultimo. Dico la verità: non mi fascio la testa sul discorso cavalli, lo spiegavo martedì sera in assemblea. Non vado dietro a chi preferisce avere cavallo e fantino il 29, mi interessa vincere il 2. Sono tranquillo per quanto riguarda le monte, abbiamo lavorato duro negli ultimi tre anni per avere qualsiasi tipo di copertura".
Dunque anche Tittia?
"Giovanni e Jonatan, senza problemi".
In una Carriera con tante incognite cosa farà la differenza?
"Il rapporto fra il fantino e la Contrada, se c’è fiducia. Intendono fare un Palio ingessato? E sia. Io però il 29 mattina provo a infilarci tutti quelli che ci sono e mi interessano. Se poi risultano più numerosi quanti non li vogliono va bene. Ma, ripeto, io almeno uno lo metto".
Eliminando il valzer delle punte si congelano le monte.
"A qualcuno torna bene, qualcun altro invece non so se ha sbagliato i calcoli. Noi abbiamo un rapporto ottimo con Andrea Coghe, non escludo che possa montare tutti i cavalli nel Drago. Se poi il 29 ci chiamano e vuole venire anche uno dei primi fantini valuteremo. Ma, ripeto, se il Palio deve restare ingessato perché non si può andare anche con Coghe? E’ in fondo un palio da Drago. C’è fiducia reciproca, fermo restando che ha anche altre soluzioni. Se decide di andare non è fantino di Contrada. Così come se Giovanni e Jonatan ci chiameranno valuteremo".
"C’è sempre il big dietro l’angolo", scherza Andrea Coghe salutando Gotti. "Fortunatamente ho altre possibilità, la Torre e il Leocorno per esempio. E c’è stata anche un’altra apertura importante", svela. "Togliere tutti i cavalli? Non è un vantaggio per nessuno – prosegue –, gli esperti danno riferimenti per le strategie a chi monta a cavallo e alle dirigenze. Questo è un palio dove ci sta il pane e la sassata. Ci sono inesperti che nessuno ha potuto valutare in Piazza. I valori reali si conosceranno la sera del Palio. Remorex, se fosse stato di prima fascia, non lo avrei potuto montare nello Straordinario. Speriamo che accada ancora la stessa cosa".
Laura Valdesi