REDAZIONE SIENA

Più di 30 imprese hanno fatto crac Fallimenti in crescita rispetto al 2021

Trentatré fallimenti dichiarati da gennaio di quest’anno dal tribunale di Siena, in pratica più di tre al mese e una procedura di concordato aziendale. Sono i numeri che certificano l’andamento delle crisi e delle chiusure di imprese per il territorio della provincia di Siena a partire dall’inizio dell’anno. Il bilancio finale sarà stilato a dicembre, ma già adesso, i numeri sembrano essere maggiori di quelli relativi al 2021. L’anno scorso infatti, le istanze di fallimento presentate al tribunale di Siena furono 33, ma spalmate nei 12 mesi, mentre adesso ci troviamo solo alle porte di ottobre. Fra le imprese che hanno fatto crac, non risultano finora nomi ’illustri’. Si tratta soprattutto di società a responsabilità limitata e imprese individuali attive nei servizi con uno stato passivo che vede debiti accumulati verso i creditori che vanno, in media, dagli 8mila ai 50mila euro. La causa della maggior parte crisi aziendali terminate poi con un’istanza di fallimento sono da ricercarsi, probabilmente nell’onda lunga del Covid che ha iniziato a far traballare piccole aziende che poi, nel lungo periodo, non hanno retto.

Ma chi è che ha tirato giù il bandone? Fra le pratiche si contano soprattuto istanze di fallimento richieste da parte di imprese edili, ma anche attive nell’indotto dell’automotive come noleggio e vendita di componenti di ricambio per camper e, infine, nei servizi alla persona.

La geografia dei fallimenti picchia soprattutto fuori dai confini cittadini, più di un terzo delle imprese che hanno avanzato istanza infatti si trovano fra Poggibonsi e Colle Valdelsa, sette si trovano fra Valdichiana e Valdorcia, mentre il restante riguarda Siena.