Pensionata rapinata, il figlio: "Faccia a faccia con il finto avvocato. Mi ha buttato in terra"

L’uomo, 60 anni, di Colle ha ricevuto la telefonata di un sedicente ufficio postale: "Dovevo recarmi lì per delle raccomandate". Capito che era una truffa, ha chiamato l’Arma correndo dall’anziana

Siena, 8 maggio 2024 – “Bisogna essere cauti perché in questo momento ci sono tante persone che non si fanno scrupoli. Gli anziani devono stare attenti alle telefonate e a chi aprono. Il problema è dietro l’angolo", mette in guardia il 60enne involontario protagonista dell’episodio clamoroso che ha portato all’inseguimento sulla Palio e al fermo di tre uomini avvenuto poi sotto gli occhi degli automobilisti, lunedì poco dopo le 14 all’altezza di Badesse.

"I carabinieri sono stati eccezionali – dice subito –, dal comandante della stazione a tutti gli altri intervenuti. Non possiamo che ringraziarli". Il colligiano parla al plurale perché in realtà i malviventi avevano preso di mira sua madre. "Ha perso mio padre un mese fa, sicuramente ci sarebbe cascata lo stesso ma è chiaro che in questa fase è più fragile. Ha 86 anni, è stata un’esperienza devastante. Un’altra tegola per lei", spiega il figlio.

Andiamo per ordine. Tutto è nato dalla solita telefonata.

"Hanno chiamato a casa, dicendole che avevo avuto un incidente e una persona era morta. Quanto a me ero tutto spaccato. La famiglia aveva chiesto un risarcimento di 9 mila euro, serviva per evitare che andassi in galera. Come fanno sempre hanno tenuto occupati i due telefoni di mamma per impedire che chiamasse qualcuno. Facile perdere la testa in un contesto del genere".

Poi la richiesta di denaro.

"Chiaro, ha tirato fuori tutto l’oro che aveva in casa. Le hanno chiesto bancomat, codice. Il copione di sempre".

Però non avevano fatto i conti con lei.

"Nel frattempo, evidentemente, hanno pensato di allontanarmi per evitare che andassi lì. Ho ricevuto una telefonata da un sedicente ufficio postale di Poggibonsi che comunicava di recarmi lì per ritirare delle raccomandate. ’Ma lei chi cerca’, ho ribattuto. Essendo residente a Colle pareva assurdo che venissi contattato dallo sportello di un altro comune".

Allora lei ha chiamato i carabinieri.

"Esatto. E’ una truffa, hanno detto. Dovevo avvertire subito casa. Sulle prime ho pensato che si trattasse della mia famiglia, poi sono corso subito dalla mamma. In quel palazzo vive solo lei, ho trovato un uomo che usciva, gli ho chiesto chi era. ’Un avvocato’, ha ribattuto. Ho fatto per avvicinarmi, ha reagito scaraventandomi contro il muro, finendo a terra. Ho battuto la testa e la spalla ancora fa male, lasciando il pronto soccorso alle 2 con un trauma cranico, ne avrò per 6-7 giorni. L’ho rincorso, nonostante la botta, ma ha guadagnato metri. C’erano due persone in macchina ad attenderlo".

La Volkswagen T Roc bloccata sulla ’Palio’.

"Esatto, di colore grigio. Sono riuscito a prendere il numero di targa, il resto l’hanno fatto i carabinieri che sono stati eccezionali. Questo sarà accaduto poco prima delle 14, credo, il resto lo sapete".

Hanno portato via ori a sua madre?

"Quando ho suonato il campanello probabilmente non si aspettavano visite. Deve essersi spaventato per cui ha cercato di agguantare gli ori che aveva a portata di mano. Qualche gioiello che è stato recuperato. Una giornata davvero brutta che, per fortuna, si è risolta nel migliore dei modi. Poteva andare molto peggio".

Sua madre come sta?

"Ancora piange, non la lasciamo sola. Cerchiamo di consolarla il più possibile, non è un bel momento".