Nunziata Carbè, Futuro Poliziano. Tenete molto a distinguervi da tutte le forze politiche: non temete che questo possa rendervi poco riconoscibili dagli elettori?
"Crediamo che sia un valore aggiunto. Vogliano fare una gestione pubblica competente e trasparente. I nostri avversari, consapevoli di ciò, hanno tentato di copiarci, a iniziare dal ’civismo’ di Pizzinelli durante le primarie, per arrivare al centrodestra che ha aggiunto al proprio nome ’e Indipendenti’. Ma o siamo liberi dai partiti o siamo legati, non c’è una terza via!".
L’addebito principale che fate alle amministrazioni è l’immobilismo: in quali azione si concretizzerebbe, appena vinte le elezioni, il vostro dinamismo?
"Usciremo dalle stanze del potere per andare a confrontarci con le persone. La prima cosa che ci hanno detto i cittadini è che erano stupiti, perché per anni mai hanno visto qualcuno dei politici locali. È nostra volontà attuare misure concrete per superare inefficienze ed errori gestionali clamorosi, per esempio il problema della pericolosità stradale non si risolve con i semafori, come a Sant’Albino".
Come mai ha scelto di candidarsi a sindaco?
"Sono arrivata in Futuro Poliziano a macchina già in movimento, sono stata travolta da entusiasmo, concretezza e competenza nell’individuare problematiche e progettare soluzioni. Quando poi il gruppo all’unanimità, mi ha proposto, non ho potuto tirarmi indietro".
Come avete scelto i componenti della vostra lista?
"Valutando disponibilità, impegno, competenze, la distribuzione nel territorio, non vogliamo lasciare indietro nessuno. Condividiamo dei princìpi chiari: il bene comune, l’amore per questo territorio, la necessità di superare questa staticità presente da anni, gestire con trasparenza e ascolto".