Palio, finita la previsita: 14 defezioni. E serio impegno per qualche big / VIDEO

L'annuncio del veterinario Castellano. Carlo Sanna fa il misterioso e Migheli è in versione 'rock'

Carlo Sanna con i figli Manuel e Daniele

Carlo Sanna con i figli Manuel e Daniele

Siena, 24 giugno 2018 – Ben 108 cavalli da Palio visitati in tre giorni al Ceppo. Soltanto 14 le defezioni, anche se almeno tre sono state importanti ai fini strategici, vale a dire Polonski, Pathos e Su Re. La loro mancanza potrebbe livellare il lotto.  Soddisfatti i veterinari, che stilano le schede per decidere chi deve fare le prove di notte  e chi invece sarà bocciato. Oppure andrà direttamente alla Tratta del 29 giugno. L’unica novità viene annunciata al termine delle visite, poco prima delle 10, dal  colonnello Guido Castellano (GUARDA IL VIDEO): la richiesta di serio impegno per qualche soggetto di cui si vuole verificare il pieno recupero. Potrebbe interessare Quore de Sedini, che si era infortunato ad agosto nella Lupa tanto che la Contrada decise responsabilmente di non correre.

Ultimi flash dalla clinica? L’arrivo di Carlo Sanna (GUARDA IL VIDEO) insieme ai figli Manuel, che non ha mai mollato il frustino, e Daniele. Oca, Tartuca e Istrice sono alcune Contrade possibili per lui «ma anche altre», dice evitando abilmente di sbilanciarsi. E se si prova a buttarla sullo scherzo – indossa una magliettina con Batman – dice «che è solo un caso. L’ha comprata mia moglie, non me n’ero neppure accorto». 

Lo stesso fa Alessio Migheli (GUARDA IL VIDEO), ossia non si sbilancia. Si presenta al Ceppo in versione hard rock (la musica che da sempre preferisce), dunque brillante e determinato. «Aspetto la telefonata. E se mi chiamano volo perché la concorrenza è tanta», ammette. Il suo nome è stato accostato alla Lupa, per esempio. Magari per un Palio in difesa. In fondo non è la prima volta che si trova faccia a faccia con la rivale in Piazza. 

Adesso iniziano gli ultimi mal di pancia dei capitani. Che s’interrogano su un lotto che dall’inverno si diceva ‘basso’ e che presi dalle paure dell’ultimo minuto (forse) provano ad alzare. Ma sarà difficile. Qualche stretta di mano c’è stata, anche fra dirigenze e fantini. Senza anello al dito, per carità. Con le quattro Contrade orfane della  rivale in Piazza, nel caso dell’Oca e del Leocorno, e senza avversaria, vedi Drago e Giraffa, che potrebbero calamitare i  big.