Palio, capitani dal sindaco Le richieste sul Protocollo

Il decano e il vice chiederanno di vedere De Mossi dopo la riunione fra i 17. Il Magistrato ieri ha fatto il punto dopo il manifesto sul 2022 dell’Aquila

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di Laura Valdesi

SIENA

Il Palio nel 2022 si correrà. Riaprono anche le discoteche, le restrizioni si stanno sempre più allentando. Nessuno è disposto ad attendere ancora per rivedere il tufo in Piazza. Sarà, come detto tante volte, un lunghissimo inverno di lavoro per riuscire a celebrare di nuovo la Festa della città. E i capitani si sono già portati avanti, riunendosi lunedì sera per fare un ragionamento sulla stagione che verrà. E in particolare sul Protocollo equino visto che quello per il 2022 deve ancora essere approvato dalla giunta. Meglio non attendere, come avvenuto in passato, la conclusione delle tornate elettorali nelle Contrade perché i tempi sarebbero troppo stretti.

I dirigenti palieschi hanno senso pratico. Così si sono concentrati sulla preoccupazione maggiore, quella del parco cavalli. I mezzosangue sono fermi dal 2019 per cui molti dei più esperti usciranno di scena per limiti di età ed i soggetti di 5 anni nel 2022 entreranno negli 8 senza aver mai visto la Piazza e con un piccolo bagaglio di esperienza alle spalle, visto il ridotto numero di appuntamenti che è stato svolto. Il confronto di lunedì è servito per mettere a punto delle proposte condivise da presentare al sindaco in un incontro che il decano Marco Lorenzini e il suo vice Gianni Cortecci chiederanno al Comune.

Primo punto: cominciare da dove si era lasciato. Ossia da piste in ordine su cui far galoppare i cavalli in sicurezza. Andranno preparate per tempo, compresa quella del Tamburo di Monticiano dove nel 2021 i mezzosangue non hanno corso. Fra le richieste che i capitani intendono avanzare all’amministrazione comunale anche quella di fare qualche appuntamento in più di addestramento, come del resto il Comune aveva già programmato in passato. I cavalli vanno visti. E bene. Nel periodo fra marzo e inizio giugno quando si svolgerà il grosso della preparazione per Provenzano. Secondo punto su cui ragionare al tavolo del Comune la rivalutazione, almeno per il 2022, del meccanismo delle prove di notte-ammissione alla Tratta. Ossia il nesso di causa effetto fra l’aver partecipato ai galoppi all’alba e la possibilità di andare alla scelta dei capitani. Se resta fermo l’assunto per cui alla Tratta va solo chi ha fatto la notte c’è il rischio che restino pochi nomi con l’esclusione di molti soggetti con potenzialità usando per luglio quelli nella fascia fra 8 e 11 anni. Perché non valutare, s’interrogano i capitani, di far accedere comunque alla Tratta i soggetti sani che sono andati bene all’alba? Utile anche far uscire quanto prima il calendario delle corse.

Ma ieri sera si è riunito anche il Magistrato delle Contrade che ha ragionato sul manifesto dell’Aquila e dovrà ora avviare un dialogo con il nuovo questore Pietro Milone in vista del 2022.