Il Palio delle rivali elimina i presuntuosi

Dal lotto dei cavalli al mossiere e ai fantini, spazio agli esperti della Piazza. Per non ripetere gli errori di luglio e ridurre i rischi

La mossa della terza prova del 14 agosto con il canape abbassato dal mossiere  Ambrosione

La mossa della terza prova del 14 agosto con il canape abbassato dal mossiere Ambrosione

Siena, 15 agosto 2922 -  Lo sguardo dei contradaioli dopo la prova è sempre rivolto verso il cielo. Vuoi per invocarne la protezione, vuoi per scacciare le nubi e sperare nel sole su Piazza del Campo oggi e domani. Ad onta di previsioni, di meteorologi e di auspici poco propizi. C’è molta più umiltà in questo Palio d’agosto rispetto a luglio. Molta più consapevolezza dei propri limiti rispetto ai capricci del tempo, al destino imponderabile, a tutte quelle cose che possono andare storte in questi giorni. E, come insegna la legge di Murphy, "se qualcosa può andar male, lo farà".

Non è una battuta da menagramo. E’ l’avvertenza a non ripetere gli errori di luglio, in quello che doveva essere il Palio della ripartenza, dopo due anni di stop per la pandemia. Molti attori, dai fantini al mossiere, dai capitani al Comune, hanno peccato di presunzione. Il Palio è come il mare, non perdona chi non ha timore reverenziale verso di esso. E il copione di agosto, finora, è l’esatto contrario di quello di luglio.

A cominciare dal pittore del drappellone. Che ha puntato sull’innovazione, sulle paillettes, sul Palio double face, stampato e non dipinto. Ma è stato attento a rispettare gli obblighi della tradizione. E per questo è stato applaudito al Cortile del Podestà. Poi è toccato ai capitani: ci sono sette cavalli esperti e tre debuttanti nel lotto. Ci sono i barberi da salto come Remorex e Violenta da Clodia, Viso d’angelo e Zio Frac, più cavalli preparati atleticamente a dovere, capaci di piazzare qualche spunto efficace. Tabacco, Astoriux e Arestetulesu lo hanno dimostrato in queste due prove. Sperando che ci siano altre occasioni, oggi e domattina, per farli abituare ai canapi e alle curve di Piazza del Campo.

Poi c’è il ritorno di Bartolo Ambrosione sul verrocchio, dopo il febbrone improvviso che portò alla sua defezione a luglio. Inutile infierire su quello che è successo. Però la regia delle mosse, in queste due occasioni, è stata senza sbavature. Ieri sera il Nicchio e Zio Frac hanno rallentato il tempo della mossa, con il solito balletto al verrocchino. Ambrosione non si è scomposto più di tanto e, alla fine, ha dato una mossa con tutte pronte a scattare all’abbassamento del canape. Dovrebbe essere così anche oggi e domani. Perché Ambrosione è perfettamente consapevole che non esiste la mossa perfetta, che l’imperativo è tenere il meno possibile nove cavalli tra i canapi, soprattutto se ci sono tre coppie di rivali che non risparmieranno i colpi proibiti.

E arriviamo così al leit motiv di questo Palio d’agosto, che ha avuto riflessi anche sulle scelte dei fantini e sulle strategie delle dieci contrade. Chiocciola e Tartuca, con Viso d’Angelo e Scompiglio, e Ares su Remorex, sono le favorite sulla carta. Il loro sarà il duello più rovente, riguarderà la vittoria. O almeno ci proverranno entrambe. Nicchio e Valdimontone, con Zio Frac-Scangelo e Solu Tue Due-Carburo sembrano un gioco a somma zero, puntano ad annullarsi a vicenda, a fare corsa a sè. Poi ci sono Leocorno e Civetta: Tittia su Violenta da Clodia punta a vincere il Palio, per questo ha scelto il giubbetto di Pantaneto. Veleno II su Ungaros nella Civetta ha l’unico scopo di impedire che questo accada. Soprattutto con l’arma psicologica del precedente del 2015: Tittia disarcionato e pesante squalifica di dieci Palii per Columbu, scontata a luglio.

E’ la rivalità più a rischio di questo Palio dei duelli, quella più complicata da gestire alla mossa. Tra tutti questi litiganti, Onda e Lupa, con Brigante su Tabacco e Gingillo su Astoriux, potrebbero trovare il viottolo giusto. E coronare le loro strategie coperte, da giocatori professionisti. Le dirigenze di Malborghetto e Vallerozzi hanno dimostrato di saper cogliere ogni occasione favorevole. Speranza che sembra più lontana per Selva e Giraffa. La prima ha montato Grandine su Reo Confesso e non ha aspettative. La Giraffa voleva portare all’esordio Michel Putzu su Arestetulesu. Ma la caduta di ieri sera ha convinto la dirigenza a cambiare monta. E a rivolgersi a un fantino più esperto.