Pakistani, il nuovo Cas al completo Aperto anche il presidio sanitario

In totale ora gli ospiti che dormono nel Comune sono circa un centinaio. Il sindaco chiede incontro

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Sono arrivati tutti gli immigrati, pakistani provenienti da Siena e immigrati (cinque) giunti dall’hotspot di Agrigento assegnati al Cas di Abbadia San Salvatore. L’hotel Gambrinus di Abbadia, struttura affittata dalla cooperativa Chiaro di Luna s.n.c, è quasi al completo. Gli operatori hanno proceduto alla sistemazione degli ospiti tutti in possesso dei previsti documenti. Nello storico albergo, ubicato alla periferia del centro amiatino voluto, e gestito, per anni dalla famiglia di Santino Bensi oggi è attivo una sorta di presidio sanitario. Il dottor Rosario Castro, medico che ha prestato lungo servizio all’ospedale di Abbadia, candidato sindaco di Abbadia nell’ultima tornata elettorale, poi dimessosi da capo gruppo dell’opposizione, è preposto a tutte le procedure legate alle competenze sanitarie. Ci sono anche gli assistenti, insomma uno staff per garantire l’accoglienza. Quaranta, forse anche cinquanta gli ospitati. Che si aggiungono a quelli ospitati all’hotel Milano, anche questo centro gestito dalla stessa coop, che sono un’altra quarantina. Il sindaco Tondi, sottolinea la dedizione all’accoglienza del suo comune ma ha manifestato disappunto e chiesto un incontro al prefetto, perché sostiene che la "solidarietà e l’accoglienza devono essere un sentimento comune. Invece i numeri dicono- che ad Abbadia ci sono, in percentuale col numero degli abitanti, più profughi rispetto ad altri comuni".

Massimo Cherubini