REDAZIONE SIENA

Operai agricoli e florovivaisti. E’ un "esercito" di 13mila addetti. Vicino il rinnovo del contratto

Previsto un aumento delle retribuzioni del 7% a partire da ora. La soddisfazione dei sindacati di categoria. Siena prima provincia in Toscana per numero di produzioni di qualità, coltivazioni biologiche e agriturismi.

Operai agricoli e florovivaisti. E’ un "esercito" di 13mila addetti. Vicino il rinnovo del contratto

Previsto un aumento delle retribuzioni del 7% a partire da ora. La soddisfazione dei sindacati di categoria. Siena prima provincia in Toscana per numero di produzioni di qualità, coltivazioni biologiche e agriturismi.

Siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto provinciale di lavoro per operai agricoli e florovivaisti. Si tratta di un traguardo per Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Siena, e di un rinnovo importante per i circa 13mila lavoratori in provincia di Siena che, fra le altre cose, vedranno lo stipendio aumentare del 7%. "Il rinnovo contrattuale è arrivato dopo circa un anno di trattative con le controparti – ha spiegato Andrea Biagianti, segretario provinciale della Flai Cgil –. Dopo un confronto intenso, costante e costruttivo siamo arrivati, sia sulla parte normativa che sull’aumento salariale, a un risultato soddisfacente. L’aumento contrattuale del 7% in un’unica rata è, a nostro avviso, sostanziale rispetto a quanto accade in altri settori dell’industria alimentare e in altre province. Inizieremo nei prossimi giorni il percorso di approvazione nelle assemblee dei lavoratori".

Va ricordato che il settore alimentare è il primo per numero di imprese registrate e di addetti impiegati nel territorio e Siena è la prima provincia in Toscana per numero di produzioni di qualità, coltivazioni biologiche e aziende agrituristiche.

"Ci sono anche altre importanti novità, ad esempio per le malattie lunghe abbiamo un fondo bilaterale che subentra al superamento delle 180 giornate già garantite e si sostituisce alla retribuzione fino ad altre 240 giornate – ha spiegato Poppi Gabriele rosso, segretario provinciale Fai Cisl –. Si tratta anche del primo contratto che recepisce la legge Cirinnà. Un accordo che proviene dal basso in modo unitario e coeso".

Le novità del contratto, infatti, intaccano in modo cospicuo la parte normativa, con la volontà di valorizzare e incentivare il lavoro in agricoltura, che risente di scarsità di manodopera. "Il nuovo contratto ha un valore non solo economico, in quanto aumenterà lo stipendio dei lavoratori del settore, ha un valore più alto dato dalla ricezione delle varie parti normative aggiunte, che rappresentano un beneficio per i lavoratori – ha dichiarato Simone Scarpellini, segretario provinciale Uila Uil –. Il confronto con i datori di lavoro e le associazioni datoriali lungo questo anno è stato proficuo". Fra le novità anche dei meccanismi relativi alla valorizzazione non della quantità, ma della qualità del lavoro prodotto dai singoli addetti, l’aumento dell’assegno fornito per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza individuali all’interno delle aziende e l’introduzione della nuova figura professionale del responsabile di sala.

Eleonora Rosi