"Ogni elezione è una storia a sè"

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Francesco Michelotti, assessore all’Urbanistica a Siena e commissario provinciale di Fratelli d’Italia, si dichiara soddisfatto per i risultati nazionali, e anche per quello locale nonostante la sconfitta. "A livello nazionale FdI è cresciuta, siamo saldamente il primo partito del centrodestra, abbiamo confermato i dati delle Regionali e le aspettative preelettorali. FdI è cresciuta in tutti i capoluoghi dove si è misurata, da Grosseto a Roma".

Altrove, compreso Siena, FdI ha disertato le urne?

"Dissento da questa analisi, abbiamo sostenuto sin dall’inizio Tommaso Marrocchesi Marzi. Volevo ringraziarlo perché, con il suo impegno, è stato il candidato di tutti, anche se indicato dalla Lega. Tutti ci siamo riconosciuti convintamente nella sua persona e nei temi della campagna. Essendo un collegio maggioritario, non è possibile misurare l’impegno e i risultati dei vari partiti, visto che con il candidato ci sono tutti i simboli".

Così avete tutti un alibi. Dove sono andati gli elettori di centrodestra?

"Come ha detto Giorgia Meloni, l’astensionsimo è trasversale, colpisce a destra, a sinistra e al centro. C’è un problema di emergenza democratica, anche se stavolta la bassa affluenza ha penalizzato il centrodestra. Le suppletive hanno scarso appeal negli elettori, non andare a votare può essere una scelta. Toccherà alla politica studiare le cause dell’astensione e lavorare affinché la partecipazione al voto torni a livelli più alti".

Proiettando i risultati nel 2023, i quattro punti di distacco sono un bene o un male per il centrodestra?

"Ogni elezione è una storia a sè. Penso che proiettando questi dati al 2023, il segnale sia buono. Avevi contro il segretario nazionale del Pd e un partito con tanta voglia di riscatto. Se a quei dati aggiungiamo l’apporto dei candidati al consiglio, ci sono le basi per un altro successo del centrodestra".