
Ricevimento delle autorità nell’Oca. Cottini: "Il sogno di una vita". Tittia: "Giubbetto che mi ha insegnato a vincere"
di Laura Valdesi
SIENA
"La vittoria dell’Oca esalta un momento collettivo, di comunità e di città. Di istituzioni e meccanismi perfetti, armonia e collaborazione fra governo locale e nazionale. Fieri di dare il saldo contributo a questo gioco di squadra. Il successo nel Palio è un corollario, espressione dell’allegoria di Siena", dice il governatore di Fontebranda Claudio Laini. Che accoglie e abbraccia gli invitati nell’atmosfera elegante e speciale del Portico dei Comuni, ricevendo le autorità. Lanciando poi un messaggio forte, prendendo in prestito le parole di Pericle nel discorso agli ateniesi. "C’è stato insegnato a rispettare i magistrati, c’è stato insegnato a rispettare le leggi. E – prosegue Laini – c’è stato insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso. A Siena facciamo così. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo verso la via della democrazia, noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore. Permettetemi di aver parafrasato Pericle nel suo discorso nel quale si gettavano le basi del nostro comune sentire". Un sistema di governo che, se ben applicato, può promuovere il benessere e la giustizia per tutti i cittadini ma che richiede un impegno costante da parte di ognuno per funzionare, il richiamo di Laini. "Tutti attori decisivi e protagonisti, ogni giorno dell’anno, affinché tradizioni, regole, innovazioni, tessuto cittadino e appartenenza contradaiola siano potenziate e messe in sicurezza nel Palio", le parole in avvio del governatore che conclude invitando alla "alla gioia, alla collaborazione, alla solidarietà, a fare squadra, a brindare ad una comunicanza, forte, unica al mondo, ricca di potenzialità. Buona vita Siena, buona vita a tutti. Alziamo i calici e pensiamo in grande". "Devo confessare una certa invidia per la citazione di Pericle che – gli fa eco il sindaco Nicoletta Fabio, consegnando le 70 monete d’argento – credo riciclerò perché mi è sembrata particolarmente azzeccata. Parole così lontane possono essere di ispirazione. La nostra città ha un’indole straordinaria, non solo per il Palio ma per ciò che l’essere contradaioli ci insegna. Talvolta non apprezziamo abbastanza il dono di essere nati e cresciuti qui". Poi scherza sul suo soprannome per via dei rinvii della Carriera per la pioggia: "Questa volta Nicoletta nuvoletta ha concesso un tempo estivo".
"Vincere il palio una grande soddisfazione, il sogno di una vita. Qualcosa che resta scolpito per sempre. Vincere da capitano esordiente coglie di sorpresa", osserva Duccio Cottini ringraziando il gruppo che ha reso possibile il successo. Ricorda "che abbiamo fra le mani un gioco bellissimo" e che "veder crescere i figli fra questi valori" è unico. Un plauso lo rivolge a Giovanni, "più alla persona che al fantino per le sue qualità umane, per la serietà e affidabilità". Tittia, come sempre, usa poche parole ma chiare e forti: "Un giubbetto molto pesante (quello dell’Oca, ndr) ma anche leggero. Che mi ha insegnato come arrivare alla vittoria, ci sono molto affezionato". I giovani di Fontebranda gli regalano lo zucchino del palio dei ragazzi, la riproduzione della spennacchiera. Un dono speciale poi a Marco e Giulio Tansini, padre e figlio, proprietari del cavallo Diodoro. "Ho avuto il privilegio che pochi hanno assaporato, il 3 luglio durante il giubilo, non mi ero mai sentito così felice, onorato delle mie origini e dei nostri valori", ammette Giulio. Tanti gli omaggi alle autorità. E si è rinnovato anche il connubio con la Lilt di Gaia Tancredi a cui la sua Oca ha fatto un dono, come già in passato, in luogo del regalo agli ospiti per la cena della vittoria. Celebrando, come sottolinea, "anche i successi della vita con la prevenzione".