Nuova centrale Lunedì si tenta la conciliazione

Incontro in video sul progetto tra Regione e Mibac. Il caso è destinato a finire al Consiglio dei ministri

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di Massimo Cherubini

Convocata per lunedì prossimo la riunione (ore 15 in videoconferenza) finalizzata al tentativo di conciliazione tra Regione e ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Il tema è quello del progetto presentato da Sorgenia per la realizzazione di una centrale geotermica nella zona industriale della Val di Paglia, nel comune di Abbadia San Salvatore. Su questo progetto la Giunta regionale ha concesso la Via (Valutazione d’impatto ambientale) che precede il rilascio delle concessioni. Contro il provvedimento il ministro Dario Franceschini ha presentato opposizione al presidente del Consiglio dei Ministri. Per questo lunedì pomeriggio ci sarà il confronto tra Regione, ministero e soggetti interessati al via libera alla realizzazione dell’impianto. Tra gli invitati alla videoconferenza non ci sono i dirigenti di Sorgenia. Il tentativo di conciliazione è, infatti, tra i due soggetti pubblici: Regione e ministero. Se la società proponente intende tutelarsi dovrà farlo in altre sedi giudiziarie. Un tentativo di conciliazione, quello convocato per lunedì, dall’esito quasi scontato. La Regione sosterrà la validità delle valutazioni ambientali che hanno portato al rilascio della Via: dal Mibac, o meglio dalla Soprintendenza, competente in materia per la nostra provincia, si confermerà il ’no’ alla realizzazione dell’impianto in quell’area della zona industriale della Val di Paglia. La decisione finirà sul tavolo del presidente del Consiglio e, a seguire, su quello del Consiglio dei Ministri. Sulla presa di opposizione del Mibac la lista civica ’Abbadia Futura’ esprime, attraverso Cinzia Mammolotti che siede nei banchi di opposizione del consiglio comunale, "soddisfazione per la decisione del ministro Franceschini di opposizione alla centrale in Val di Paglia e il nostro sostegno alla Soprintendenza di Siena per la tutela del territorio dell’Amiata e della Val d’Orcia".

"Un impegno, quello della lista civica Abbadia Futura, che dura da anni. Siamo – si legge ancora – fermamente contrari a un progetto che va a inserirsi nel disegno regionale ’Amiata Polo Industriale Geotermico’ che respingiamo perché avrà un’imponente struttura di circa 5 ettari; 40 torri di 12 metri ciascuna funzionanti 24 ore su 24; 17 pozzi di produzione e reiniezione; rischi per le sorgenti termali di San Filippo".

La Mammolotti riferisce la parole del governatore Eugenio Giani: "’Una centrale a ciclo binario mai sperimentata che, se funziona, può aprire più potenzialità per lo sfruttamento geotermico’. Quel ’se funziona’ ha dell’inquietante ed è di una gravità assoluta – commenta –. L’area è sottoposta a sismicità naturale: le operazioni di stimolazione e di reiniezione nei pozzi possono innescare sismicità indotta".