
Ancora una giornata di attesa senza novità per il centrodestra senese. Dopo l’indicazione da parte della Lega di Tiziana Nisini nel collegio uninominale alla Camera per Arezzo, tutto tace sugli altri fronti. Sempre in casa Lega, il vicesindaco Andrea Corsi attende di sapere se potrà essere in corsa nel listino proporzionale, magari in una posizione utile per l’elezione. Ieri il dibattito sembra essersi avvitato sul capolista del collegio unico proporzionale al Senato (in corsa Claudio Borghi e Mario Lolini, entrambi deputati uscenti), oggi dovrebbe essere il giorno degli annunci.
Si attende la chiusura delle liste anche in casa Fratelli d’Italia, dove in tre sono in corsa per le due candidature all’uninominale, salvo sorprese. Il centrodestra indicherà infatti alla Camera e al Senato, nei collegi che interessano Siena, due esponenti del partito di Giorgia Meloni: l’assessore Francesco Michelotti se la gioca con il grossetano Fabrizio Rossi e l’aretino Francesco Macrì, ma c’è ovviamente anche la testa del listino proporzionale a fare gola (non essendoci le preferenze, l’ordine è determinante).
Forza Italia sembra sempre avvitata sull’alternativa tra l’assessore Clio Biondi Santi e Lorenza Bondi, anche se pare difficile approdare a una posizione che possa far sperare nell’elezione. Nel Movimento 5 Stelle, il terzo posto nel listino proporzionale mette praticamente fuori gioco il deputato uscente Luca Migliorino, nonostante sia stato il più votato in Toscana alle parlamentarie grilline con 666 voti. Servirebbe un risultato stile 2018 per far scattare il seggio, difficile da ipotizzare anche in caso di candidatura all’uninominale.
Entro domani mattina la partita sarà conclusa, con la presentazione ufficiale delle liste. E fino a quel momento saranno sempre possibili sorprese e inserimenti di nominativi. Si ricorderà che alle politiche del 2018 l’allora segretario Pd Simone Vigni andò a letto da candidato e si svegliò fuori dalle liste per un colpo di mano notturno. Per cui, fino all’ufficialità, nessuno può sentirsi sicuro di un posto nella scheda elettorale.
O.P.