Le foto li ritraggono a spasso per la città poco più di venti anni fa, in quel 2003 che segnò il loro ritorno in Italia. Vittorio Emaniele di Savoia e la moglie Marina Doria trascorsero alcune ore in città, incontrando diverse persone, mentre trascorrevano giorni di vacanza nelle nostre campagne, ospiti di alcuni amici nel borgo di Villa a Sesta, nelle campagne di Castelnuovo Berardenga. Furono tra l’altro notati a cena alla ’Bottega del Trenta’ mentre a Siena si intrattenero anche in alcuni esercizi commerciali per degustare le bontà del territorio.
In quell’occasione non fu presente il figlio Emanuele Filiberto, che stava partecipando alle Mille Miglia con una Bugatti 1926 e che invece arrivò a Siena in occasione dell’imminente Palio del 2 luglio di quell’anno.
Un legame, quello con la famiglia Savoia, che per Siena ha assunto una declinazione particolare, con la dedica al nome della regina Margherita, in occasione di una visita, del celebre dolce senese.
E di recente Maura Martellucci ha ricordato come "l’8 gennaio 1930 le Contrade, su richiesta della regina Elena, inviano a Roma una loro rappresentanza, un alfiere e un tamburino, per il matrimonio di Umberto II di Savoia e Maria José, principessa del Belgio. In realtà, per festeggiare le nozze del principe del Piemonte viene organizzato un vero e proprio raduno nazionale di costumi".
Ieri la scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia che partì per l’esilio il 13 giugno 1947. Un esilio, valido anche per i discendenti, spezzato in quel 2003 nel quale i Savoia passarono anche da Siena.