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Muzzi e il ’no’ allo Straordinario: "E’ stata una proposta spontanea. Almeno ha fatto parlare delle ’radici’"

Il presidente del Comitato Amici del Palio auspica che da qui alla ricorrenza dei 700 anni della torre del Mangia l’amministrazione organizzi eventi ed appuntamenti per celebrarla.

Muzzi e il ’no’ allo Straordinario: "E’ stata una proposta spontanea. Almeno ha fatto parlare delle ’radici’"

di Laura Valdesi

SIENA

"E’ stata una risposta un po’ troppo veloce quella dell’amministrazione che certo accettiamo. Forse c’è stata anche qualche sfumatura dietro che noi non conosciamo però va bene. Soprattutto perché abbiamo parlato per due giorni della Torre del Mangia e mi fa grande piacere questa ricorrenza, il prossimo anno saranno 700 anni dalla posa della prima pietra. La città ne ha discusso, in casa e in famiglia. Ma anche in Contrada, fra i giovani. Va bene perché è quello che il Comitato fa dal 1947 ad oggi: portare avanti le nostre storie e tradizioni". Così il presidente degli Amici del Palio Emiliano Muzzi dopo il ’no’ allo Straordinario per la posa della prima pietra da parte del sindaco Nicoletta Fabio. Che comunque renderà omaggio all’avvenimento nel Drappellone di luglio 2025. Muzzi poi rilancia: "Eventualmente l’amministrazione, nell’anno e mezzo che ci separano dall’appuntamento, potrà organizzare eventi ad hoc per celebrare la Torre del Mangia. Ecco, dal lancio della proposta dello Straordinario è emerso un dibattito e certo sarà così anche nei prossimi mesi".

Ma niente Carriera.

"Sappiamo che ci sono problematiche per quanto riguarda l’effettuazione della terza Carriera, non è semplice. Non si farà".

Qualcuno fra i contradaioli sostiene che forse l’idea doveva essere condivisa prima di lanciarsi nell’iniziativa. Perché non è stato fatto?

"Semplice: siamo un’istituzione. Abbiamo fatto una proposta per quanto riguarda lo Straordinario. A volte tutti noi senesi dovremmo essere forse un pizzico meno ingessati. Ritroviamo quella spontaneità che è l’essenza della nostra Festa. La nostra è stata una proposta spontanea, ecco. E poi, ripeto, abbiamo parlato della torre del Mangia, ci sono ragazzi che mi hanno chiesto della sua storia ed è un fattore positivo".

Offrirete comunque la targa ricordo della posa della prima pietra?

"Per adesso non ci sono riferimenti nella nota dell’amministrazione sulla lapide. Mi auguro di sì, noi siamo pronti. Vogliamo farlo, c’è un anno e mezzo".

Muzzi, un pizzico di amarezza per il ’no’ al palio nel 2025?

"Fino ad un certo punto, un pizzico ci può anche stare. Ma l’aver tirato fuori questa ricorrenza facendo parlare i ragazzi della nostra storia è un risultato comunque importante. Si va a perdere questo aspetto ed il compito del Comitato Amici del Palio è la tutela delle radici".

Quelle che hanno consentito alla Festa di arrivare ad oggi.

"Perché siamo stati al passo con i tempi. Poi le persone mi potranno dire che il Palio di ieri non è come quello di oggi. E di sicuro quello del futuro sarà diverso da adesso. Ma è l’unico che non si è mai interrotto, a parte per le guerre e per la pandemia. Le altre corse, li chiamo così i paliotti, si sono persi nei secoli e non hanno avuto la nostra continuità".